Iachini: “Dobbiamo continuare a lavorare e rimanere equilibrati. Sappiamo di affrontare una grande squadra come la Roma. Non andremo lì solo per difenderci, vogliamo segnare. Spalletti è un grande allenatore”

iachini udinese

Giuseppe Iachini, tecnico dell’Udinese, ha parlato in conferenza stampa il giorno prima del match che si disputerà domani alle ore 18 tra la Roma e i friulani. Queste le sue dichiarazioni:

Inizia il campionato con un grande ostacolo come la Roma…
“Noi dobbiamo continuare su un percorso di lavoro di crescita e di conoscenza. Non siamo ancora quelli che vorremmo, ma il pre-campionato ci è servito per conoscerci e per capire cosa fare o meno. In Coppa si sono evidenziate situazioni psicologiche su cui dobbiamo lavorare. Nel calcio conta la mentalità, l’atteggiamento, lo spirito, il fatto di aggredire le partite e giocare sempre. E’ vero che abbiamo preso qualche gol di troppo nell’ultima gara, ma la squadra aveva dimostrato di lavorare con organizzazione e concedere poco nel pre-campionato. Dobbiamo rimanere equilibrati, continuare a lavorare”.

La Roma ha il preliminare di Champions, è un vantaggio?
“No, sappiamo di affrontare una grande squadra, con un grande allenatore come Spalletti. Aveva fatto già bene prima, ora è tornato a casa, ha una squadra importante e qualitativa. Deve essere un banco di prova per vedere la crescita che la squadra può avere, soprattutto di mentalità, al di là del risultato. La squadra sta crescendo. Abbiamo portato avanti un atteggiamento molto molto offensivo, abbiamo sempre provato a lavorare con De Paul e due punte, vedremo se si potrà fare da subito o in corso. La Roma è fortissima, ma andiamo a giocarci questa partita con personalità”.

La Roma è l’anti-Juve?
“Si, penso proprio di sì. Anche in virtù del lavoro che ha potuto fare Spalletti, che è lì per il secondo anno consecutivo. Può limare cose che da subentrato non era riuscito a fare. Gioca un buon calcio, ha qualità, è una delle favorite per la lotta scudetto e può contrastare la Juventus”.

I nuovi sono in ritardo rispetto alla vecchia guardia…
“Non è un disagio questo, ma è normalità. Basta vedere anche Sanchez, Asamoah o altri. Sono ragazzi, hanno bisogno di crescere e lavorare, devono imparare il calcio italiano. Hanno potenzialità, vanno allenate, guardate anche Dybala a Palermo, che ci ha messo due anni per crescere ed arrivare ai livelli attuali. Facciamo affidamento su questi ragazzi, ma serve pazienza, non possiamo pretendere che siano già pronti, necessitano di lavoro per imparare come si sta sul campo, come si devono muovere, devono imparare la lingua, dobbiamo prenderli da parte, lavorare sui video e farli migliorare giorno per giorno. La Serie A è un campionato che al primo errore ti punisce. Parlare di ‘vecchi’ e ‘nuovi’ è sbagliato, i giovani sono molto interessanti, ma devono capire dove sono arrivati, li aspettiamo e li vogliamo portare il prima possibile a darci una mano. Nel frattempo la squadra deve aiutarli ad inserirsi al meglio. Abbiamo lavorato su un contesto tattico diverso, tutto procede secondo la logica. Siamo ancora un cantiere aperto, con la squadra che sa che deve migliorare sotto alcuni aspetti”.

Si aspetta una reazione importante dalla difesa?
“Abbiamo parlato anche di questo. Ci sono delle cose che hanno la memoria corta e delle cose che arrivano con il tempo. Fai rivedere situazioni al video, lavori di tattica, di tecnica, sulla personalità e poi bisogna accettare che succeda un episodio negativo e devi reagire. Ne abbiamo parlato e cerchiamo di far sì che non succeda di nuovo. Non possiamo buttare a mare dei giocatori per qualche errore, dobbiamo lavorare e modificare questa situazione. Ci vuole tempo, dobbiamo lavorare con convinzione e consapevolezza, sono giocatori bravi, vanno recuperati”.

E’ probabile un ampio turnover in casa Roma, cosa ti aspetti da loro?
“La Roma, premesso che ha degli ottimi giocatori in tutta la rosa, cambia il modo di attaccare se c’è Dzeko o Totti o Perotti. Noi abbiamo preparato la settimana in tutte le maniere, siamo pronti ad affrontare ogni tipo di Roma, siamo preparati, la linea difensiva sa cosa deve fare. Servono testa, cervello, attenzione, qualità individuale. Sarà tutta la squadra a dover difendere bene, ma soprattutto attaccare bene, non si può pensare di andare lì solo per difendere e fare non possesso, chi lo pensa sbaglia completamente. Vogliamo fare gol e proporci, vediamo cosa riusciamo a fare”.

Felipe come sta?
“Oggi si è allenato, sta bene, stasera parlerò con staff e ragazzo e vedremo”.

Koné?
“Non va via, la mancata convocazione è dettata dal momento. Ha avuto un problema dieci giorni fa, ora sta recuperando, abbiamo preferito aspettare”.

Domani ritrova Spalletti, alcuni la accostano a lui…
“Mi fa piacere essere accostato ad un tecnico bravo e preparato come Luciano è un orgoglio, lo ho avuto come allenatore, lo conosco, so come fa giocare bene le sue squadre. Cercherò di lavorare sul campo e migliorare i giocatori, non mi piace molto parlare. Io devo completare il mio percorso, lui ha fatto un cammino importante”.

Penaranda come sta?
“Sta crescendo e deve crescere, ma sta crescendo anche sull’aspetto del muoversi in campo. Non deve fermarsi o avere pausa. Sono tutti ragazzini con potenzialità, stiamo cercando di fargli capire come essere più determinanti per la squadra. Valuterò con chi partire davanti, vedremo cosa sarà più giusto fare dall’inizio”.

Può tenere i 90 minuti lui?
“Non lo sappiamo, è arrivato un po’ in ritardo, ci stiamo lavorando sopra, poi si dovrà vedere. Ma non è un pensiero che dobbiamo avere, è più importante la tattica di squadra. Abbiamo provato tutte le soluzioni”.

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