I tifosi salvano Eusebio

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Domenica sera è stato il momento più triste da quando Eusebio Di Francesco è diventato allenatore della Roma. L’entusiasmo dell’arrivo, la felicità delle vittorie a Milano, contro il Chelsea e nel derby sono solo un ricordo. Ora tutti devono fare i conti con la delusione dei tifosi, che dopo la sconfitta contro la Sampdoria è sfociata in una dura contestazione. Cominciata, per la verità, già prima della partita, con molti cori contro Pallotta e alcuni dirigenti. Sono state diffusi anche t-shirt di protesta e adesivi a forma di dollaro con il volto del presidente. La contestazione è proseguita alla fine della partita contro i giocatori, invitati ad andare sotto la curva, ma questo non è avvenuto per non violare le norme di sicurezza attualmente vigenti imposte dalla Questura, come ha spiegato Florenzi, che domenica sera era il capitano. Nel momento più triste della stagione la gente non ha scaricato Di Francesco, la contestazione di domenica non lo ha riguardato, anche se la brutta prova della squadra coinvolge nelle critiche anche l’allenatore, che nel finale questa volta non ha azzeccato i cambi.

ASSOLTO – Ma nel clima pesante di domenica sera, dopo la seconda sconfitta consecutiva all’Olimpico, i tifosi non se la sono presa con l’allenatore. Conoscono il suo senso di appartenenza, il suo attaccamento ai colori giallorossi, il rispetto che ha sempre avuto nei confronti del pubblico. I tifosi si erano innamorati della squadra che tra ottobre e novembre aveva vinto e dato spettacolo. Poi i meccanismi si sono inceppati, ma da parte dell’allenatore non c’è stata mai una parola fuori posto. Lui ha sempre messo il massimo impegno. Ora è facile attribuire tutte le responsabilità al tecnico, come vorrebbe fare qualcuno, ma i tifosi sanno che la squadra non è stato costruita come aveva chiesto Di Francesco, che avrebbe voluto un esterno destro d’attacco in grado di sostituire Salah e un altro centrale difensivo. I tifosi sanno anche che i giocatori hanno le loro responsabilità. Nei giorni scorsi Di Francesco ha sottolineato il fatto che qualcuno avvrebbe dovuto fare più attenzione nella settimana di vacanza. L’allenatore ha dovuto richiamare alcuni giocatori che in allenamento non riuscivano a dare il massimo. La classifica è diventata più complicata, ma la Roma meno di due settimane fa aveva conquistato il primo posto in un girone di Champions League insidiosissimo. Il mercato ha creato distrazioni e ha rischiato di indebolire la rosa, ma alla fine dovrebbe partire solo Emerson Palmieri.

ATTENZIONI – Di Francesco ha fatto spesso riferimento ai tifosi e invita sempre i suoi giocatori a salutare il pubblico a fine partita. Concetto espresso sin dal primo giorno di lavoro a Trigoria, nel discorso di insediamento davanti alla squadra. Prima della partita contro l’Inter l’allenatore aveva detto: «Più che tranquillizzare i tifosi dobbiamo portare delle prestazioni, degli atteggiamenti giusti. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi, non il contrario, dobbiamo ritrovare gli applausi della nostra gente. Con le prestazioni, non con le chiacchiere».

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