Il Tempo (L.Pes) – Insostituibili, trascinatori, certezze. Gasperini non ci rinuncia e la crescita, così come quella della squadra, è evidente settimana dopo settimana. Mancini, Koné, Wesley e Soulé: uno per ruolo, oltre al fenomenale Svilar, a rappresentare l’interpretazione ideale del calcio di Gasp. Intensità, brillantezza atletica e capacità di incidere a tutto campo. Loro più di altri hanno saputo rendere al massimo affidabilità e duttilità. Un percorso che tutta la rosa sta intraprendendo, ma anche il minutaggio racconta di una fiducia presso che illimitata del tecnico verso di loro.
Mancini e Koné non hanno ancora saltato un minuto in campionato mentre Wesley a parte l’assenza obbligata nel derby è sempre partito titolare come Soulé, solo contro il Sassuolo tenuto in panchina. Il difensore, che aveva già lavorato con l’allenatore a Bergamo, è tra i migliori in Europa per rendimento e, soprattutto dopo lo spostamento sul centrodestra, riesce ad alternare le due fasi con aggressività e capacità di attaccare lo spazio mantenendo quel tempo di lettura negli interventi difensivi che lo ha sempre contraddistinto. È l’uomo più costante della manovra offensiva giallorossa oltre a essere da anni uno dei leader dello spogliatoio.
Destra o sinistra cambia poco per Wesley, l’investimento più oneroso del mercato estivo della Roma che sta dando i suoi frutti. Un motorino costante che consuma la corsia con velocità e la giusta aggressività. Ha già trovato due gol, senza ancora fornire assist, e sta aiutando il tecnico grazie alla capacità di sapersi adattare anche alla corsia mancina. Contenerlo sta diventando sempre più difficile per le difese avversarie. […]
Poi c’è Soulé. Il 2025 è stato il suo anno: dalla punizione a Parma passando per il gol al derby fino alle importanti e decisive firme di questa stagione a Pisa, Firenze e Cremona. L’argentino è stato fino a questo momento il vero trascinatore del reparto offensivo giallorosso.



