Guardiola, gli arabi e Ronaldo. Quando spendere non basta

Hanno fatto e faranno ancora tanto discutere le eliminazioni ai quarti di finale di Champions League di Manchester City e Juventus, dimostrazione di come spendere e spandere per assicurarsi i migliori campioni non sempre paga, anzi. Eclatante, da questo punto di vista, il caso di Guardiola: dal 2011 in poi non ha più vinto una Champions League, nonostante le campagne faraoniche di Bayern Monaco prima e City poi. Investimenti sbagliati, come Laporte e Mendy, non giustificano la debacle, grande quanto quelle di Juventus e PSG, altri due club che hanno speso moltissimo e raccolto praticamente nulla. Basti pensare che, come scrive La Repubblica, il Liverpool dei super investimenti – ma mirati – Alisson e Van Dijk, ha speso per il trio Manè-Firmino-Salah quanto la Juventus ha speso per il solo CR7. Per non parlare dell’Ajax, che ha cresciuto la maggior parte dei suoi campioni in casa, o il Tottenham, che ha passato il turno grazie alle parate di un portiere pagato 10 milioni ed il gol di un parametro zero come Llorente.

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