Il grido della Curva Sud per convincere Spalletti

Pagine Romaniste (D.Moresco) – Sono passati 570 giorni da quel famoso 12 settembre 2015, giorno in cui iniziò la costruzione delle barriere nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Ieri pomeriggio, dopo la rimozione in Nord della scorsa settimana, sono terminati i lavori anche nella Sud. Torneranno a prendere il proprio posto nel settore più caldo dello stadio i gruppi organizzati della Roma, in un match fondamentale: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma stasera alle 20.45. “Ogni tifoso porti una bandiera e tanta voce, martedì non conta il risultato ma tifare ad oltranza” ha scritto il Gruppo Roma. La protesta per ora può dirsi conclusa, si torna quindi alla normalità, fatta di coreografie, bandierine e cori. Dopo più di un anno e mezzo di aspre misure di sicurezza e uno stadio quasi militarizzato, l’assenza delle barriere e il derby in notturna sono una grande occasione per il movimento ultras romano.

MA ATTENZIONE – Questa linea distensiva però, può essere un’arma a doppio taglio per tifosi. E’ il momento di dimostrare maturità, perché le barriere, costate alle società 700 mila euro, sono sì state smontate, ma non demolite: si trovano sotto lo stadio, nei magazzini delle due rispettive curve, pronte ad essere installate in caso di nuova necessità. All’esterno i settori rimarranno separati e non si potrà passare da un lato della Curva all’altro, perché in mezzo ci saranno circa 50 steward a mo’ di barriere. Potenziate le telecamere interne ed esterne. Sostituiti anche i cosiddetti “Betafence” (i cancelli all’esterno dello stadio), alle spalle delle due Curve: quelli nuovi saranno mobili e utilizzabili come vie di fuga. Non solo misure di sicurezza, perché dal Campidoglio arriva una nuova idea, accolta dai fedelissimi della Roma con entusiasmo: quella di realizzare una standing area nelle due curve, dove si potranno seguire le partite senza dover stare seduti al proprio posto, ma in piedi, così come piace agli ultrà giallorossi. Quello in arrivo è un derby di quelli veri, dove lo spettacolo è assicurato.

RITORNO AL PASSATO – Per i supporter della Curva romanista, dopo 19 mesi, si tratta di un ritorno al passato, ma lo sarà ancor di più per Spalletti: suoi ultimi ricordi della Sud stracolma risalgono al lontano 2009, quando all’Olimpico non c’erano barriere e gli ultrà erano il dodicesimo uomo in campo, in grado di dare la svolta in un momento di difficoltà. Con l’uscita dall’Europa League ed un primo posto quasi irraggiungibile, l’ultimo trofeo ormai rimasto appetibile è la Coppa Italia e vincerlo battendo i rivali di sempre, recuperando il 2-0 della gara d’andata, manderebbe i tifosi in estasi. “Resto solo se vinco un trofeo” ripete come un jukebox Spalletti. Chissà se martedì, loro, i ragazzi della Sud, potranno fargli cambiare idea.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti