Grazie Sabatini per quello che hai fatto per la Roma

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Il Tempo (Nati il 7 giugno) – “Venghino signori, venghino. Entrino a far parte integrante del più grande circo del mondo, al cui confronto quello di Buffalo Bill era uno spettacolo di soubrettine (perché da qualche settimana sono ossessionato dalle soubrette? ndr). I pregiudicati ed i diffamatori si accomodino a destra, i cialtroni a sinistra. Come dice? Non ci sono posti sufficienti, specie per i cialtroni? Non si preoccupi, tanto è una sistemazione provvisoria, prima di superare il secondo girone“. Cominciava così quello che non saprei definire se fosse un sogno o un incubo, perché ricordo che nel sonno alternavo momenti di ilarità a momenti di terrore.

Certo, quel Minosse che apparve all’improvviso non era bello a vedersi, ma era molto divertente vederlo girare la sua coda, consapevole del fatto che nei confronti dei dannati sarebbe stata applicata la legge del contrappasso. Un giro di coda ed il malcapitato sarebbe stato costretto per l’eternità a vedere quarto potere, con la sua frase finale ripetuta ossessivamente. Due giri di coda e la pena sarebbe consistita in un perenne lavaggio orale, con l’uso di saponi che producevano una schiuma continua. Tre giri di coda e si era costretti ad affogare in un mare di foglietti di produzione artigianale. Con quattro giri di coda si restava soffocati in cappucci puzzolenti, mentre il compasso veniva usato… meglio non dire come.

Al risveglio, purtroppo, dovevo solo prendere atto che Sabatini era andato via. Voglio, però, sperare che abbia la possibilità di giocarsi milioni di fiches, gentilmente offertegli da quelli che lo hanno insultato solo perché non rispondeva alle loro telefonate. Grazie per quanto hai fatto per la Roma.

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