Gonalons: “Qui a Roma grandi giocatori, di qualità e personalità. De Rossi? Ho solo da imparare, per me è un onore stargli vicino”

Maxime Gonalons, centrocampista della Roma, in un’intervista all’emittente beIn Sport ha parlato della sua nuova avventura nella Capitale e della sua ex squadra, il Lione, scatenando peraltro le risposte stizzite da parte del presidente della società transalpina. Le parole del giallorosso:

Sul trasferimento alla Roma…
Dopo la stagione passata al Lione, dove sono cresciuto, l’opportunità di giocare alla Roma è stata irrinunciabile e l’ho accettata perché avevo voglia di spingermi lontano. Qua ho scoperto grandi giocatori sia per qualità che per personalità. Ho molto apprezzato l’unità che c’è nel gruppo, ognuno dà l’esempio all’altro e i risultati si vedono.

Perché hai lasciato il Lione?
Ci sono state incomprensioni con il club e con il Presidente, ma il fatto è che ogni tanto fa bene cambiare. Si sono manifestati alcuni club e ho parlato con Monchi e Di Francesco che mi hanno dato molta fiducia. Era il momento di scoprire nuove esperienze anche se ho lasciato molte cose a Lione dove sono stato capitano per 5 anni. È la mia prima stagione in Italia ed è normale non sia facile, a cominciare dalla lingua e dalla distanza.

Totti?
Qua è l’uomo al centro di tutto. La sola presenza sposta l’attenzione, anche quando è con la squadra. È quotidianamente con noi e ho un grande rispetto per lui.

De Rossi?
È una persona incredibile, la coabitazione con lui va bene. Ha un amore viscerale per questa maglia e questa città e per me è un onore essere al suo fianco. Io ho ancora cose da imparare da lui e poterci parlare per chiedergli consigli per me è un onore.

Finire la mia carriera a Lione da capitano?
No. Ho sempre saputo la difficoltà e l’importanza di essere capitano della squadra e ora che ho lasciato la fascia non penso sia giusto tornare.

Aulas?
E’ un presidente molto importante. È lui la star. Se il Lione è diventato quello che è deve molto al suo Presidente e ho molto rispetto per tutto quello che ha fatto per la squadra.

Il lancio della fascia di Fekir a Saint-Etienne?
È stato un gesto un po’ forte, l’ho visto alla tv e sono rimasto un po’ sorpreso. Segnare nel derby? Perché no. Sarebbe bellissimo sia per me che per i tifosi.

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