Golic: “Ranieri? È un vero mito”

Ha solo 18 anni, ma parla già con la maturità di chi ha vissuto esperienze importanti. Dopo due stagioni con la Primavera giallorossa, questa estate Lovro Golic, difensore sloveno classe 2006, ha salutato la Roma per approdare al Mechelen, in Belgio. Ora, ai microfoni di gianlucadimarzio.com, è tornato a raccontare il suo passato in giallorosso e i suoi obiettivi futuri.

L’avventura in giallorosso

“La Roma mi prese tre anni fa, credo di aver fatto bene lì. Mi sono allenato con la prima squadra e ora sono qui. Sono fiero di essere un giocatore del Mechelen e sono pronto per questa nuova sfida”.

Il sogno di tornare

“Per un giocatore giovanissimo come me è dura giocare in un grandissimo campionato come la Serie A. Se faccio bene qui forse potrei tornare in un campionato come quello italiano. Spero che potrò tornare proprio alla Roma. Non si sa mai, vediamo”.

L’allenamento con i campioni

“È sempre bello potersi allenare con giocatori come loro perché impari tanto. Sono forti tecnicamente e aggressivi calcisticamente parlando. Ma in Italia i giocatori li vogliono così: aggressivi. Per me la Roma e l’Italia furono la miglior cosa che potesse accadere. Ho imparato tanto da ognuno di loro”.

Il rapporto con Mancini

“È vero, in campo è cattivo ma fuori è una bellissima persona: l’opposto di quello che vedete in campo. È un tipo molto tranquillo e alla mano. È stato bello potergli parlare”.

Duelli con i grandi

“Dybala per me è stato più difficile da marcare. È piccolino, forte tecnicamente e rapidissimo. Mentre Dovbyk è una montagna. Siccome sono forte, contro di lui me la gioco alla pari. Preferisco affrontare calciatori alti e forti piuttosto che quelli bassi e veloci”.

L’ammirazione per Ranieri

“A Roma è un mito. Avete visto tutti quello che ha fatto riportando il club dalle posizioni basse in classifica al top. La Roma ha un posto speciale nel mio cuore. Sono contento che abbiano iniziato bene e spero che possano finire così e vincere il campionato quest’anno”.

Gli obiettivi di una carriera appena iniziata

“Tornare alla Roma o in un campionato top un giorno, giocare e vincere il mondiale con la Slovenia. Ma più che un sogno è un obiettivo”.

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