Gol, sfide e tante tensioni. Roma-Juve è un romanzo

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Mai banale, anche se ra­ramente davvero deci­siva per il titolo. Roma-­Juve è la storia di un 5-­0 da cui poi è stato tratto un film, ma anche di bandierine rotte, fuo­chi di paglia e dimissioni im­provvise (la squadra di Ferrara che batte Spalletti), di sfide sto­riche e sentite oltremisura, an­che oltre la storica rivalità che accompagna due realtà che più diverse non potrebbero essere.

DA TESTACCIO… – Una rivalità che nasce negli Anni 30, quan­do i bianconeri violano per la prima volta Campo Testaccio da primi in classifica battendo la squadra di Volk e Ferraris IV per 3-­2. L’anno successivo una delle partite indimenticabili della storia giallorossa: la Juve arriva a Roma in procinto di vincere lo scudetto, di fronte trova una squadra perfetta che sogna ancora la rimonta (come oggi, praticamente) e stravince 5-­0. Una giornata storica, che ispirò un film, ma che non servì per conquistare il titolo. Altra vittoria memorabile per la Ro­ma, che cercava di frenare la corsa bianconera allo scudetto, è quella del 1958, quando i gial­lorossi batterono 4-­1 Sivori e Boniperti. Passano gli anni, ma la storia è – più o meno–sem­pre la stessa: Juve in corsa per il titolo, Roma che gioca per l’or­goglio e poco altro.

SCUDETTO SÌ, 3 PUNTI NO – Fa eccezione il campionato ‘82­ 83, quando i bianconeri vinco­no 2-­1 il 6 marzo a Roma, ma non riescono ad impedire la corsa romanista al 2° scudetto. Tanto che poi altri k.o., fino a fine stagione, non ci saranno. Anche nell’anno del 3° tricolore la Roma non riesce a battere la rivale in casa, e neppure in tra­sferta, ma il 2-­2 di Torino firmato Nakata e Montella è con­siderato come una delle partite più importanti – se non la più importante – del campionato. Nel 2001 fu la Juve che non riu­scì a rimontare, 15 anni prima invece toccò ai giallorossi, che però schiantarono i rivali 3-­0 con gol di Graziani, Pruzzo (che festeggiò sotto la Sud to­gliendosi la maglia) e Cerezo.

INDIMENTICABILI – La maglia se la tolse anche Cassano quan­do, nel 2004, è protagonista con Totti di un 4­-0 storico, in cui il capitano zittisce Tudor con le dita che mimavano i 4 gol e a casa. Quella Roma, gui­data da Capello, non fece vede­re palla alla squadra di Lippi, ma non bastò a contendere lo scudetto al Milan. Scudetto, ap­punto, la parola chiave di oggi: la Juve conquistò all’Olimpico quello del 1973 con un gol di Cuccureddu a 3 minuti dalla fi­ne, dopo che Spadoni nel pri­mo tempo aveva portato in van­taggio la Roma e Altafini pareg­giato nella ripresa. Una storia che oggi a Trigoria nessuno vorrebbe ripetere. A Torino, in­vece, ci metterebbero la firma.

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