Quando un gol può tutto

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«Te ne devi andare» Queste le parole rivolte dai tifosi al direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini poco prima del fischio iniziale del derby Lazio-Roma.  Il destino non si è fatto attendere però perché tutto quello che fino a ieri era considerato un flop del mercato giallorosso a distanza di poche ore si è rivelato la chiave di apertura del forziere Champions. D’apprima  Juan Manuel Iturbe, pagato oltre 26 milioni e considerato un acquisto troppo costoso vista la sola rete in campionato e le prestazioni  deludenti.  Insieme a Doumbia, Ibarbo e YangaMbiwa, quest’ultimo erede sul campo delle proprietà  terriere di Mehdi Benatia. Iturbe e Yanga-Mbiwa hanno incassato il colpo da parte dei tifosi e proprio ieri nel derby, ovvero l’incontro più sentito all’Olimpico, hanno staccato con le loro reti l’assegno da circa 50 milioni che il presidente Pallotta incasserà per la Champions. Iturbe finora criticato ha comunque avuto sempre il supporto della squadra, un carattere forte e grandi doti, le stesse che ieri ha mostrato a tutti portando a casa un appetitoso riscatto. Tra i compagni Daniele De Rossi ha ammesso di aver indovinato il pronostico confidandolo al Video Analyst giallorosso Simone Beccaccioli: «Segneranno Iturbe e YangaMbiwa, e ho azzeccato tutti e due i marcatori” -Ha dichiarato a fine partita il centrocampista. Poi ha proseguito dicendo – “ Manuel ne ha passate tante. In questa città di commercialisti gli facevano pesare gli oltre 20 milioni e lui ne ha risentito». Juan Manuel e Mapou  ora hanno trovato un piccolo spazio nel cuore dei tifosi anche se il peso dell’ essere considerati flop di mercato non è proprio un sassolino che si toglie facilmente dagli scarpini. L’attaccante proprio ieri, al termine del derby, ha dichiarato in zona mista: «Devo pensare a giocare bene l’anno prossimo. Certo, sono felice perché questo gol lo meritavo da tanto. È stato un anno sfortunato ma è arrivata la rete nel momento giusto. Ho avuto degli infortuni pericolosi e non è mai facile recuperare. Rientrare poi quando una squadra deve giocare bene non mi ha aiutato. Penso che tutti i miei compagni sanno che io mi alleno per fare sempre meglio, ho aspettato tanto questo gol per la felicità di tutti». Se da un lato  rimane comunque un pò di malinconia, dall’altra prevale la felicità di aver segnato un gol decisivo: «I compagni mi hanno detto che sarò per sempre nella storia della Roma. Il derby dobbiamo vincerlo ogni anno e quando ho segnato volevo piangere». Dichiarazioni di Yanga Mbiwa, da esiliato a nuovo messia giallorosso.

Fiammetta Fiorito

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