Gli scopritori: «Pastore, un campione a cui serve solo affetto»

«Pastore lo considero un po’ come se fosse mio figlio. L’altro giorno mi ha chiamato per salutarmi, ma io ero in riunione e non ho potuto parlarci. Lo farò presto. Ricordo ancora adesso il suo primo allenamento in ritiro. Dopo i primi tre palloni che toccò, mi vennero le lacrime agli occhi». Maurizio Zamparini non ha dimenticato le gesta del Flaco in terra siciliana, come si evince dalle sue parole. «Occorre dargli tempo e volergli bene. Javier non ha il carattere forte alla Dybala. Soffre un po’ le avversità. Ricordo che i suoi compagni a volte erano un po’ gelosi di lui e gli davano poco la palla, così come qualche volta gli allenatori lo schieravano esterno e lui si intristiva. Io al suo posto avrei mandato tutti a quel paese, invece lui soffriva», continua il patron del Palermo. A rincarare la dose riguardo la qualità dell’ex Psg ci pensa Walter Sabatini, un altro che lo conosce piuttosto bene: «Amo l’armonia di movimenti e la profondità di corsa palla al piede. Sono molto felice di vederlo alla Roma». Lo scrive La Gazzetta dello Sport. 

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