Futuro e storia: il giorno degli stadi della Roma

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Il Tempo (D. Di Santo) – È il giorno degli stadi della Roma. Quello del futuro giallorosso, con la consegna in Campidoglio del progetto definitivo dell’impianto di Tor di Valle. E quello del passato, con l’attesa per la sentenza del Consiglio di Stato sul Campo Testaccio che secondo indiscrezioni potrebbe arrivare proprio oggi o comunque in settimana, restituendo con tutta probabilità alla città l’area del primo stadio della Roma, oggi ostaggio del degrado e dell’abusivismo.

In mattinata una delegazione guidata dai vertici giallorossi depositerà in Comune il masterplan delle opere pubbliche e private: i progetti dello stadio, della nuova Trigoria, delle opere pubbliche vincolanti che comprendono trasporti pubblici, stazione della metropolitana, parcheggi, ponti, raccordi e strade, oltre al definitivo di una delle torri. Progetto il quale, dopo che sarà protocollato dai tecnici del Campidoglio, verrà girato alla Regione che avrà sei mesi per l’approvazione prima. Un passaggio fondamentale, quello di stamani, che sarà seguito da una presentazione in grande stile al Salone delle Fontane all’Eur a partire dalle 11 (l’evento sarà trasmesso in diretta sulla radio e sulla tv ufficiali del club, sul canale YouTube e sarà seguita dai profili social della Roma). Previsti gli interventi del presidente della Roma James Pallotta, dell’ad Italo Zanzi, del costruttore Luca Parnasi e del presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola, che farà le veci di Giovanni Malagò, impegnato a Baku. Interverranno anche le archistar Dan Meis, papà dello stadio, e Daniel Liebskind, autore del disegno delle torri del business district, oltre al paesaggista tedesco Andreas Kipar della Land Srl, società responsabile della parte «green». Nella seconda parte spazio ai colleghi dello studio di Dan Meis, quelli di Parsitalia e i rappresentanti delle altre aziende coinvolte: ABDR per il ponte e la stazione, ICSS per la sicurezza, In. Co. per la real infrastructure, RTKL per il distretto entertainment, e Italia Green in relazione allo sviluppo sostenibile.

Un passaggio importante per la nuova casa per la Roma che si intreccia con il destino dell’antico Campo Testaccio. Il Consiglio di Stato a partire da oggi dovrebbe dire la parola fine al contenzioso tra il Consorzio romano parcheggi e il Comune nato per il progetto dei box sotterranei che ha trasformato l’area, oggi sotto sequestro, in una buca a cielo aperto con i reperti archeologici emersi durante i lavori in balia degli abusivi. Il giudice del secondo grado amministrativo si era già espresso ritenendo non validi i motivi alla base della richiesta di sospensione della sentenza del Tar da parte del costruttore. Oggi potrebbe rendere esecutivo questo orientamento restituendo alla collettività l’antica casa della Roma.

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