Giochi e nuovo stadio, il terremoto nello sport

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La Repubblica (M. Pinci) – Il terremoto Marino avrà ripercussioni anche sull’universo sportivo della capitale. Ma non è detto che le scosse telluriche portino effetti negativi. Anzi, potrebbero paradossalmente offrire un assist per la candidatura olimpica di Roma 2024. Qualcuno se ne sta convincendo anche nel Palazzo H del Foro Italico, dove l’ipotesi commissariamento non preoccupa. L’appoggio di Renzi al Coni di Malagò verso i Giochi è cosa nota e difficilmente un commissario scelto dal premier adotterà una posizione ostile. Al contrario, in alcuni casi potrebbe snellire iter pachidermici che normalmente richiederebbero approvazioni a maggioranza e lungaggini burocratiche diluendo i tempi. E fare in fretta è fondamentale, con la votazione al settembre 2017. Roma è forte e i primi sondaggi la premiano: tutto inutile se però le amministrative premiassero il M5S, da sempre contrario all’Olimpiade.

Con i grillini in Comune sarebbe a fortissimo rischio anche lo stadio della Roma a Tor di Valle. Il progetto del club giallorosso e del presidente Pallotta viaggia in Regione per la seconda fase dell’iter, dopo aver ricevuto la pubblica utilità dalla conferenza dei servizi del Campidoglio. Un parere tecnico che non ammette passi indietro: il progetto continua anche senza Marino. Proprio il sindaco e l’assessore all’urbanistica Caudo, però, sono gli unici interlocutori scelti e coltivati dalla Roma.«Ci sono difficoltà sia ambientali che politiche», spiega Chimenti, di Coni Servizi. Senza più alleati, Pallotta e soci dovranno affrontarle da soli.

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