È già Juve-Roma. Strootman accende Spalletti e Marotta

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – La sfida tra Roma e Juve è già cominciata, tutta nel segno di Strootman e tra i battibecchi fra le due dirigenze, con Marotta che risponde a Baldissoni. Ma andiamo con ordine. Nelle previsioni, l’olandese a Bucarest non avrebbe neanche dovuto esserci. Ed invece, dopo la notizia della squalifica di due giornate per la «evidente simulazione», la Roma lo ha messo dentro. Perché senza Paredes, l’emergenza a centrocampo in vista del Milan è forte ed allora qualcuno stasera contro l’Astra Giurgiu dovrà pure riposare, e magari è meglio che lo faccia Nainggolan che lunedì ci sarà, piuttosto che Strootman, il cui destino verrà deciso domattina col ricorso alla Corte sportiva d’appello. «Anche se io oramai mi aspetto di tutto – dice Spalletti –. Se la lettura delle situazioni è questa, si può andare a considerare qualsiasi cosa, la vastità delle interpretazioni è senza fine».

I CALZINI «SIMULATI» – Il sarcasmo non manca. «A questo punto mi auguro che non venga squalificato Lulic, altrimenti potrebbe arrivare anche la squalifica di Rüdiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda. Bisogna essere seri, ieri sulla Gazzetta c’era una foto emblematica, che racconta tutto. Se quella trattenuta fosse avvenuta in area di rigore, cosa sarebbe stata? Calcio di rigore o simulazione? Poi mi domando: ma è fallo e allora si dà la sanzione o non lo è ed allora è simulazione? Tutto è talmente evidente. Mi aspetto che questa situazione ora venga valutata obiettivamente, diventa facile trovare una soluzione che metta a posto le cose. Noi abbiamo bisogno di Strootman e penso che anche le altre squadre (Milan e Juventus, ndr) siano disturbate da questa situazione e preferiscano far vedere che sono più forti della Roma con tutti a disposizione».

LA TESI DIFENSIVA – Nella tesi difensiva della Roma, campo centrale, ovviamente, sarà la mancata correlazione tra l’espulsione di Cataldi e la presunta simulazione di Strootman. Ma anche altro: come i 4 decimi passati tra il momento della sua caduta e quello in cui si rialza. O la sua maglia che al momento della strattonata si allunga di ben 35 centimetri e l’impossibilità, da parte di chi non era in campo, di poter stabilire con esatta certezza la forza della strattonata, per giudicare se potesse determinare la caduta. E poi la presenza del quarto uomo, che ha provveduto a dividere Cataldi e Strootman, fattispecie che determinerebbe l’impossibilità di poter applicare la prova tv (che prevede come presupposto che l’arbitro e i collaboratori non abbiano visto il fatto). Infine un’amarezza. Sembra che nella mail della procura federale invece che una semplice segnalazione ci fosse già la definizione causa-effetto: la simulazione che ha portato all’espulsione, con la procura che si sarebbe sostituita in partenza al giudice.

MAROTTA DURO – In casa Juve, comunque, non sono passate inosservate le frasi di Baldissoni sulla squalifica giunta «guarda caso prima di Milan e Juve». E Marotta replica: «Non vogliamo entrare nelle polemiche, pensiamo a vincere, con o senza Strootman. Le parole di Baldissoni? Posso solo dire che è un tifoso romanista, è giusto che abbia queste esternazioni, ma l’a.d. delegato della Roma è Gandini, un professionista serio che conosce il regolamento. Dovrebbe confrontarsi con lui. Non è una stilettata, ma un dato di fatto».

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