Gasperini l’alchimista: Cristante da incursore è l’ultima magia per la sua Roma

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Esperimenti, tentativi, anche qualche piccolo espediente in corsa. Perché poi la necessità è di cercare soluzioni nuove, alternative, formule magiche che possano tenere la Roma il più in alto possibile. Nel primo posto dei giallorossi c’è tanto di Gasperini l’alchimista, uno che da inizio stagione ha cercato sempre soluzioni innovative, che potessero mettere in forte difficoltà l’avversario di turno. Perché poi la consapevolezza è anche quella di dover convivere con dei problemi, di dover ovviare a determinate mancanze. Ed ecco anche il motivo per cui l’allenatore romanista si sta inventando un po’ di tutto, anche perché “abbiamo la necessità di provare certe cose in partita, visto che con due competizioni di allenamenti veri e propri ne possiamo fare davvero pochi”, il senso delle sue parole. E la vetta dei giallorossi è nata proprio così, tra qualche novità e molti esperimenti. Evidentemente indovinati, perché se la Roma domani dovesse battere anche il Parma si affaccerebbe al big match di domenica a San Siro, contro il Milan, ancora da capolista. Che pensando ai tanti nodi di questo inizio di stagione non è poi un fatto così banale…

L’ultima “magata” di Gasp è stata quella di riproporre Cristante come incursore, nella posizione di trequartista, alle spalle di Bailey e Dybala. Una mossa decisiva per la vittoria di domenica a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. “Cristante in quella posizione con me ha segnato 12 reti in una stagione – ha detto il tecnico dopo il successo con il Sassuolo – facendo anche più gol di tanti attaccanti e realizzando una rete fantastica proprio qui, al Maipei, contro l’Everton in Europa League”. Successe nel 2017/18, con l’Atalanta, prima di sbarcare a Trigoria. Lì Cristante ha sterilizzato Matic e sfruttato gli spazi aperti dai movimenti di Bailey e Dybala, operazione che potrà ripetersi anche nelle prossima partite.

Ma la mossa di Cristante è solo l’ultima di una serie di accorgimenti che Gasperini ha messo in piedi da inizio anno. Con il trequartista centrale ci aveva già provato a giocare (prima con Pellegrini e poi con El Aynaoui), in uno dei tanti cambi fatti nel settore offensivo. In attacco, infatti, Gasp è passato dalla sua formula classica (i due trequartisti a supporto del centravanti) al falso nove (Dybala) fino all’attacco mobile. E in una squadra in cui Ferguson è Dovbyk faticano a prendersi la scena, il tecnico ha deciso di affidarsi a Paulo Dybala. Che a Reggio ha giocato da punta pura, un po’ come gli succedeva sempre con Gasp ai tempi di Palermo, quando l’attuale allenatore giallorosso lo schierava al fianco di Miccoli (o Brienza) e Ilicic. Gasperini vuole Dybala molto più vicino alla porta e molto meno rifinitore. “Deve calpestare di più l’area di rigore”, il suo mantra degli ultimi giorni.

Ma poi il tecnico ha cambiato molto anche in altre posizioni del campo. In difesa, ad esempio, ha sperimentato Hermoso anche a destra, nella zona che non è prettamente di sua competenza, esattamente come sui quinti ha cambiato tanto, provando a sinistra prima Rensch e poi Wesley. “Le sue ultime partite dimostrano che bisogna sempre aspettare prima di dare un giudizio su un giovane”, ha detto il tecnico giallorosso. Che il brasiliano lo ha schierato a sinistra per la prima volta contro l’Inter, per poi rimetterlo lì anche nel primo tempo della sfida con il Viktoria Plzen e nella ripresa della gara con il Sassuolo. E chissà che la prossima intuizione non sia quella di spostare Pellegrini in cabina di regia, tra i due mediani. Magari in caso di necessità, di emergenza. Del resto, è una delle altre idee che frullano da tempo nella testa di Gasperini. L’alchimista di Trigoria.

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