Garcia si gioca il suo futuro col Genoa: l’idea forte di Spalletti, i contatti poco credibili di Mourinho

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Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Oggi, a las cinco de la tarde, Rudi Garcia conoscerà la sua data di scadenza. Le origini andaluse dell’allenatore francese non mentono: se dovrà affondare, contro il Genoa, lo farà con i giocatori della Roma che ha sempre difeso. Da tempo non sorrideva più nelle conferenze stampa pre-gara, ma ieri lo ha fatto: «Conosco le regole del gioco, ma non penso all’esonero: ho altre battaglie da combattere, a partire da quella contro il Genoa in cui ci servono i tre punti».  La regola del gioco è: se non vinci, rischi la panchina. E la Roma non vince dall’8 novembre, cioè dal derby. Dopo l’eliminazione contro lo Spezia in Coppa Italia («È lì che abbiamo fallito, non in campionato dove siamo ancora in corsa o in Champions dove siamo agli ottavi di finale») Garcia ha sentito tanti nomi: Spalletti il più cercato dai dirigenti, Lippi in attesa di Conte, Mazzarri, Bielsa e persino Mourinho, anche se il presidente Pallotta nega di aver incontrato il portoghese. L’indiscrezione, però, era che lo avrebbe fatto contattare da un intermediario. Cabaret, commentano a Trigoria.

Pallotta ha anche detto «di non voler giudicare da una singola partita», ma è una frase a doppio senso: può voler dire che il destino di Garcia non è legato a Roma-Genoa, oppure che è già segnato a prescindere. Partito per fare un calcio «nuovo», Pallotta rischia di trasformarsi in uno Zamparini bostoniano. Spalletti ha sempre odiato le voci che uscivano da Trigoria, che chiamava «riportini»: ora dicono che sia lui, in caso, l’uomo della provvidenza. Garcia non molla: «Ci sono delle cose da cambiare, non sono stupido. Magari il ritmo degli allenamenti. Abbiamo una difesa molto giovane che deve fare esperienza». Il riferimento a preparazione atletica e mercato è sottilmente feroce: se si affonda, come ha detto Sabatini, si affonda insieme. La buona notizia è che Gervinho, l’uomo più importante per Rudi, è convocato. Quella cattiva è che all’Olimpico sono attesi 20mila spettatori, cioè il minimo stagionale. La curva Sud continuerà nello sciopero e ha chiesto agli altri tifosi di disertare lo stadio. Prima dell’american way era: la Roma non si discute, si ama.

Il Genoa viene da quattro sconfitte consecutive e sarà senza Perotti e Pavoletti squalificati, Burdisso e Tino Costa infortunati. In teoria è la miglior squadra da incontrare in questo momento, ma il discorso vale anche per la Roma .

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