
ROMA – La sconfitta di Napoli ha lasciato sulla pelle dei romanisti la fastidiosissima sensazione di un film già visto. Quel 3-0, identico nel risultato all’unico altro ko della stagione, a Torino contro la Juventus, racchiude in sé altre analogie con la sfida scudetto finita per i giallorossi in una sanguinosa disfatta a inizio gennaio. Garcia ha arringato la squadra in una lunga riunione video, arrabbiato per il ko e motivato a non smettere di rincorrere la Juve. Migliorando magari l’avvio disastroso del secondo tempo.
LUNGA RIUNIONE VIDEO: “ORA VOLTARE PAGINA” – Stavolta, però, l’appuntamento tra squadra e allenatore è arrivato a caldo, sedici ore soltanto dopo il triplice fischio dell’arbitro Rocchi. Chi ha avuto a che fare con il francese lo segnala arrabbiato, e molto, per il risultato. Ha alzato la voce con la squadra, per far sentire le proprie ragioni. Ma per nulla affranto, anzi: ha tenuto a rapporto la squadra davanti al video, illustrando gli errori individuali e di squadra. Ha criticato duramente il nervosismo finale e l’incapacità a reagire ai gol subiti con mezz’ora ancora da giocare. Ha puntato l’indice sull’approccio al secondo tempo, costato la sconfitta, ribadendo che la gara si era complicata con il calo di concentrazione dell’andata. Ma ha anche spronato i suoi: “Ora voltiamo pagina, ripartiamo in campionato come dopo la sconfitta di Torino”. Perché nella sua Roma non ha smesso di credere, anzi. Come anche nella possibilità di restare fino all’ultimo
incollato alla vetta in attesa dello sprint finale.
6 GOL SU 16 A INIZIO RIPRESA – Ma il francese dovrà iniziare a lavorare soprattutto sui cali di tensione a inizio ripresa. Perché il dato inizia a diventare ricorrente. Come Bonucci a Torino, Higuain mercoledì sera a Napoli ha realizzato la rete del 2-0 al 3′ minuto del secondo tempo. Curiosa fatalità o il simbolo di un approccio eccessivamente rilassato dopo l’intervallo? Ad essere onesti, anche nella gara di andata Higuain aveva colpito in avvio di ripresa: al 2′ minuto, il suo cross aveva innescato l’autogol di De Sanctis che accorciava le distanze e riapriva la gara apparentemente chiusa. Una tendenza ricorrente, quella di cedere a inizio secondo tempo. Anche Hallfredsson aveva colpito, a Verona, in quei minuti: al 4′. Ma estendendo ancora di un paio di minuti il lasso temporale, nell’elenco possono entrare anche il gol di Jorginho, sempre mercoledì al San Paolo, e addirittura quello di Brivio a Bergamo, entrambi realizzati al 6′ della ripresa. Sei reti sulle sedici incassate dai giallorossi sono arrivate subito dopo l’ingresso in campo al termine dell’intervallo. Se tre indizi fanno una prova, sei valgono quasi una certezza.
DE ROSSI: “CI RIALZEREMO” – “Quando perdi così a metà stagione non puoi far altro che andare avanti, la stagione è ancora lunga e domenica abbiamo una partita importantissima. Ci tireremo su come abbiamo fatto dopo la sconfitta con la Juve inanellando una serie di vittorie importanti. Quest’anno siamo una squadra vera e ricominceremo a vincere sicuramente”. Così Daniele De Rossi sulla disfatta di Napoli. “Se avessimo segnato subito sarebbe potuta cambiare la partita, ma lo stesso discorso vale anche per il Napoli quando è venuto all’Olimpico in campionato – riconosce De Rossi – Il calcio è questo, bisogna buttarla dentro e bisogna fare meglio.Nel secondo tempo siamo indietreggiati e l’abbiamo pagata. Mancata reazione? Può capitare con una squadra forte come il Napoli. Quando prende il pallino inizi a subire e diventa difficile poi reagire. In parte ci abbiamo provato, ma dopo il 2-0 e il 3-0 la partita si è rovinata”.
La Repubblica – M. Pinci
