Il Messaggero – La Roma non fa calcoli

garcia c.s. 4 PR

Basta guardare la classifica per capire che, nonostante i tre pari di fila, non è il caso di drammatizzare: tra prima e seconda c’è solo un punto che poi è niente.

Anche se per la prima volta, alla tredicesima giornata, la Roma deve inseguire e non più scappare. Ma a Bergamo ha subito un obiettivo da centrare. Immediato. Più del ritorno inEuropa, magari partecipando alla prossima Champions, e della corsa per il titolo che comunque durerà fino a metà maggio. Stavolta, giocando tre ore e mezza prima della Juve, può mettere pressione proprio alla capolista, facendo vivere ai campioni d’Italia quanto provato all’Olimpico lunedì sera contro il Cagliari, nell’ultimo turno di campionato. «Meglio essere secondi che primi: siamo più tranquilli» il messaggio inviato venerdì da Garcia al gruppo e all’ambiente. Solo per alleggerire la pressione e non perché Rudi non abbia voglia di tornare in testa. Il compito, bisogna ammetterlo,non è semplice. In casa l’Atalanta ha raccolto quasi tutti i suoi punti: 13 su 16. E se è vero che Colantuono avrà diverse assenze in difesa, anche il francese si presenterà con l’organico incompleto. A casa restano Balzaretti, Torosidis, Totti e Borriello che si è arreso ieri mattina.

Dietro resta l’emergenza. Mancano due dei quattro terzini. Il primo cambio diventa Jedvaj che, nelle prime 13 giornate, non ha giocato nemmeno un minuto e che ha fatto un test due giorni fa con la Primavera di AlbertoDe Rossi proprio nel ruolo di Maicon. A gennaio Sabatini porterà a Trigoria un’alternativa per coprire meglio le fasce. Sta trattando D’Ambrosio del Torino, difensore che sa giocare sulle due corsiee che ha appena rifiutato il Sunderland. Garcia, intanto, confermerà a sinistra Dodò. Il francese ha sicuramentepiù scelta a centrocampo. Davanti è invece messo proprio male, addirittura peggio che in difesa. Il reparto stenta da quando non gioca Totti (ieri aMontecarlo e in posa su Twitter con Radamel Falcao): solo 4 gol in 5 gare e primo digiuno stagionale nell’ultima. Tra i 23 convocati, oltre a Ricci, c’è di nuovo il trequartista Di Mariano, nipotino di Totò Schillaci. Il diciassettenne entra al posto di Borriello che non è partito per colpa della solita caviglia (versamento sull’osso). Restano per la panchina solo Caprari e Destro («Finalmente ritrovo il mio compagno di stanza» il tweet di Florenzi da Bergamo per la prima trasferta del centravanti).Nel tridente è stato a volte utilizzato Marquinho. O Pjanic, l’ultima volta aTorino. Ma l’avanzamento del bosniaco provocherebbe l’esclusione di Ljajic e l’ingresso di Bradley in mezzo.

Nessun calcolo. Garcia, a meno che non abbia fatto pretattica due giorni fa, è deciso a schierare i cinque giocatori che rischiano di saltare la prossima gara contro la Fiorentina: a Maicon proprio non può rinunciare, non avendo il sosia del brasiliano, ma non ha alcuna intenzione di tenere fuori i titolari del centrocampo Pjanic, De Rossi e Strootman e nemmeno Florenzi che, con 4 reti, ha segnato più di tutti. La Roma migliore, dunque, senza preoccuparsi dell’arbitro Damato che ha il cartellino giallo facile e che fuori casa è pericolosissimo per i giallorossi (quattro sconfitte nelle ultime quattro trasferte, compreso il 4 a 1 di Bergamo con Luis Enrique in panchina).

Colantuono, anche alla vigilia, si è ancora rivolto alla gente delle due squadre. «Di appelli, se sono utili, posso farne ancora. Da due arrivo a quattro. Chi viene allo stadio deve pensare solo a sostenere la propria squadra. Non voglio più sentire parlare di carri armati e di altro ». E’ stato, però, quel mezzomilitare, usato a luglio durante la festa della Dea per schiacciare un’auto giallorossa, a far lievitare la tensione tra le due tifoserie. Garcia, come il collega, ha collaborato, per togliere veleno a questa sfida, sapendo che c’è il rischio per l’Olimpico di una squalifica e della sospensione dell’away card. A Bergamo sono previsti almeno 1400 tifosi della Roma. Lo stadio Azzurri d’Italia sarà blindato: 500 agenti e steward anche dalla capitale per presidiare il settore ospiti.

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