Corriere dello Sport (R. Maida) – Smalling e Matic l’hanno già vinta, guarda caso con Mourinho: era il 2017, il Manchester United superò l’Ajax nella finale di Stoccolma e conquistò tanti diritti. Impossessandosi del titolo, cioè l’Europa League, ottenne come conseguenza la promozione in Champions e la possibilità di giocare la Supercoppa.
Sono rinforzi psicologici, tecnici ed economici importanti a cui aspira anche la Roma, che parte per Salisburgo trascinata dal valore dell’esperienza. L’attitudine internazionale non si ferma a questi due giocatori, o al pluridecorato allenatore che è l’unico tra i 32 rimasti in lizza ad aver già sollevato la coppa: tra gli undici probabili titolari, in sette hanno oltrepassato la barriera delle 50 partite in competizioni Uefa.
All’epoca però aveva solo 23 anni. Oggi ne ha 29 e saprà gestire corpo e cuore in un momento molto delicato della stagione della Roma. Già a Lecce ha prodotto le migliori occasioni per segnare, mettendosi in proprio sul calcio di rigore e mandando in porta Abraham. A Salisburgo proverà a ripetersi. In fondo, anche giocando poco nella fase a gironi, a Mourinho ha già dato una mano anche in Europa League con 2 gol in 3 partite