Galassia Roma. Da Totti a Mendez gli 84 giallorossi

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Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) La Roma controlla 84 giocatori, tra la prima squadra, la Primavera che si sta giocando lo scudetto e i tanti giocatori sotto contratto che militano in Italia o all’estero. Un esercito di calciatori, talenti, campioni affermati o semplici sconosciuti. Tra questi molti non hanno mai neppure vestito la maglia giallorossa, oppure hanno fatto poche apparizioni con la Primavera. Alcuni andranno in scadenza di contratto tra un mese e non saranno confermati. E’ il caso di chi ha avuto un ruolo importante nella prima squadra, come Maicon e Keita, o di giovani che proveranno a cercare fortuna altrove, come Battaglia, Ciciretti, Frediani e Rosato. E’ la politica di Sabatini, la ricerca di giovani talenti prevede scommesse e promesse lasciate per strada. Ma questo modo di operare dà la possibilità al direttore sportivo di potersi muovere sul mercato con grande autonomia e di intrattenere rapporti con club sparsi in tutto il mondo.

STRATEGIA – E’ talmente importante controllare la crescita dei giovani ceduti in prestito, che Sabatini ha voluto un collaboratore che si occupi esclusivamente di questo. E’ il caso di Federico Balzaretti, che dopo aver smesso di giocare in anticipo rispetto alle previsioni per una grave forma di pubalgia, ha preso il patentino di direttore sportivo e ha il compito di seguire i calciatori in orbita Roma sparsi per il mondo. La politica di Sabatini porta a volte a perdere alcuni giovani del vivaio, ma le loro cessioni aiutano a far quadrare i conti. E’ accaduto nella passata stagione con il trasferimento di Romagnoli e Bertolacci al Milan, che ha portato ben quarantacinque milioni. In alcuni casi la Roma si riserva il diritto di ricompra, per non perdere definitivamente i giocatori più promettenti. E’ il caso dei tre giovani acquistati dal Sassuolo, Mazzitelli, Politano e Pellegrini. I loro cartellini sono ormai di proprietà del club di Squinzi, ma la Roma può riprenderli, restituendo i soldi pagati con gli interessi.

LE STORIE – Tra i trentuno giocatori in giro per l’Europa (uno solo in Sudamerica, Gerson, acquistato per sedici milioni dal Fluminense e lasciato in prestito), molti saranno ceduti per incassare soldi da reinvestire sul mercato. E’ il caso di Ljajic, Doumbia, Paredes, Sanabria. Per i primi due non è facile trovare una destinazione, mentre i due sudamericani hanno molte richieste e porteranno nelle casse della Roma almeno venti milioni. Giovani che Sabatini ha scoperto e che ha valorizzato, anche se la maglia giallorossa l’hanno indossata solo di passaggio. Ci sono poi storie singolari, di giovani non più tanto giovani che cambiano squadra ogni anno e sono ancora di proprietà della Roma. E’ il caso di Crescenzi, ora al Pescara e Pettinari, che gioca al Como. Pettinari ha ventiquattro anni, ha esordito in serie A con la Roma a diciotto con Ranieri (unica presenza), poi ha girato mezza Italia in serie B. Crescenzi farà venticinque anni a settembre, ha esordito in serie A addirittura con il primo Spalletti (una sola presenza) e poi tanta B, quest’anno si gioca la promozione in Abruzzo. Entrambi hanno fatto tutta la trafila delle giovanili azzurre. Un caso molto particolare è quello di Kevin Mendez, venti anni, acquistato un anno e mezzo fa dal Penarol per quasi due milioni e girato subito in prestito per due stagioni al Perugia. In Umbria lo hanno visto solo in allenamento, in estate il presidente dei grifoni Santopadre lo ha rispedito al mittente. Dopo qualche mese nella Primavera della Roma è stato girato a gennaio al Losanna, serie B svizzera, due sole presenze al suo attivo.

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