Furto a Nainggolan, nuova razzia a Casal Palocco

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La Repubblica (R.Cappelli – M.Pinci) – Venerdì sera, ore otto e trenta. Dalla sua villa di Casal Palocco esce per andare a una cena a casa di amici che abitano poco distanti il calciatore Radja Nainggolan con la moglie, incinta di quasi sei mesi. La serata trascorre tranquilla. Ma verso le 23 e trenta, quando la coppia rientra in casa, trova una scena da incubo: la casa sottosopra, svaligiata. E i carabinieri della compagnia di Casal Palocco e di quella di Ostia già lì: li hanno chiamati i vicini che si sono accorti che qualcosa non andava da rumori e da uno strano via vai. Il bottino è consistente: 30mila euro in contanti e gioielli e orologi per diverse centinaia di migliaia di euro. La rapina, poi, è purtroppo è andata a segno senza alcun intoppo, anche perché i Nainggolan, uscendo, non avevano inserito l’anti-furto: in fondo, si erano detti, andiamo qui vicino, stiamo fuori un paio d’ore, cosa dovrebbe succedere? C’è anche un altro elemento: alle venti il cancello del comprensorio viene chiuso e chi entra è controllato dalla security. Essendo usciti più tardi, per i coniugi era questo un altro elemento di sicurezza.

I ladri però entrano tranquillamente e nessuno li vede. Le ipotesi che circolano sono due: o si sono introdotti con la macchina prima della chiusura dei cancelli attendendo che la coppia si allontanasse da casa. Oppure, raccontano fonti investigative, la macchina era conosciuta dalla security. Anche perché gli amici dei Nainggolan sono tanti, e tante sono le cene che si tengono da loro. I ladri entrano dal giardino della villa, stabiliscono gli inquirenti, e poi senza fatica si introducono in casa. Portando via tra i tanti preziosi, anche alcuni di grande valore affettivo. Gli investigatori si stanno anche domandando se vi siano correlazioni tra altri episodi accaduti al centrocampista della Roma e quest’ultimo: nel Natale del 2014, infatti, Nainggolan parcheggiò la sua Smart all’aeroporto di Fiumicino. Al suo rientro in Italia scoprì che era stata scassinata e che erano state rubate alcune magliette della Roma che il calciatore aveva messo in macchina per portarle poi ad alcuni bambini malati.

Negli ultimi mesi, poi, ci sono stati altri episodi di alterchi e momenti di tensione in alcuni locali dove Nainggolan era andato a bere con alcuni amici. Gli investigatori si stanno dunque domandando se tra gli episodi non vi sia una matrice comune. Intanto la notizia è rimbalzata su tutti i social network. Nainggolan, personaggio eccentrico, è molto amato, anche per il suo impegno sociale, dimostrato per esempio dalla sua adesione alla campagna #allacciamoli, contro l’omofobia, e dall’appoggio alla manifestazione per i diritti civili e le unioni omosessuali che il 3 marzo si tenne in piazza del Popolo che hanno fatto dimenticare, in parte, la violenta lite avuta con la moglie due anni fa.

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