Morosini, aperta inchiesta per omicidio. I funerali a Bergamo

Per la morte di Piermario Morosini la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Sono già stati ascoltati i primi testimoni, tra cui l’infermiere Marco Di Francesco che avrebbe dichiarato agli inquirenti la presenza di defibrillatore non utilizzato: “Il defribrillatore c’era, ma non è stato usato“. Sono attesi nuovi interrogatori nei prossimi giorni.

Intanto, lontano da procure e polemiche, ieri è stata allestita la camera ardente nella parrocchia di San Gregorio Barbarigo, nel quartiere Monterosso di Bergamo, dove Morosini era nato e cresciuto. Il feretro del centrocampista è stato omaggiato per l’ultima volta dai suoi tifosi, che lo hanno accolto con applausi, cori e striscioni nel giro di campo a lui dedicato nello stadio cittadino.

Oggi alle ore 11 i funerali celebrati da Don Lucio Manenti, il padre spirituale di Morosini. Circa diecimila tifosi e persone comuni hanno “invaso” Bergamo per dare l’ultimo saluto al loro campione. Per permettere a tutti di poter assistere alla cerimonia (la parrocchia ha infatti una capienza massima di circa 600 persone), il comune ha allestito tre maxi-schermi, uno dei quali situato all’interno dello stadio “Atleti Azzurri“. Per non strumentalizzare la tragedia e per motivi di rispetto, la cerimonia potrà essere ripresa solamente da un’emittente privata, ubicata fuori dal portone della parrocchia, che distribuirà poi gratuitamente le immagini registrate alle altre emittenti televisive. Anche i giornalisti non avranno accesso all’interno della chiesa, ma avranno una sala stampa allestita per l’occasione.

Presenti alla cerimonia il ct della Nazionale Cesare Prandelli, quello dell’Under 21 Ciro Ferrara, l’ad dell’Inter Ernesto Paolillo, il ds del Milan Ariedo Braida, l’ad della Juventus Beppe Marotta, l’allenatore del Parma Roberto Donadoni, il presidente della Lega Pro Mario Macalli e Bernd Fisa, collaboratore del presidente della Fifa Joseph Blatter. Presenti anche l’Atalanta, l’Udinese ed il Livorno al gran completo.

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