Friedkin è già al lavoro per una Roma “british”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Se siete tifosi della Roma, sintonizzate i vostri orologi a seconda di dove state vivendo questo agosto cosi inconsueto. Tra due giorni, al momento del closing, avrete l’imbarazzo della scelta: sintonizzare l’orologio sull’orario del venditore a Boston o su quello dell’acquirente a Houston. Oppure a Londra, dove hanno sede gli studi legali operativi più importanti dei due. Il nuovo corso sarà british, e una volta staccato l’assegno di 199 milioni per Pallotta forse potrebbe tenersi la prima videoconferenza tra Friedkin e la dirigenza. Il nuovo corso potrebbe imporre un piano triennale per la Roma, come avviene coi club di Premier League. Sul fronte stadio è possibile che Vitek, una volta divenuto proprietario di tutte le società di Parnasi a settembre, le ceda direttamente al gruppo Friedkin agevolando le operazioni. A quel punto, la nuova Roma in salsa inglese sarebbe pronta per essere servita.

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