Frenata Roma. Così non VAR

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo)La Roma saluta la compagnia e si allontana dalla vetta. Ora il Napoli campione d’inverno è a nove punti di distacco, troppi al termine del girone di andata. La squadra è uscita dall’Olimpico tra i fischi dei tifosi, amareggiati anche per le decisioni dell’arbitro Orsato, che con l’ausilio del Var ha annullato due gol ai giallorossi, ma l’ausilio tecnologico ha dimostrato che l’arbitro ha visto giusto. E’ finita con un pareggio la sfida di Di Francesco contro il suo passato. Primo pareggio all’Olimpico per la Roma, primo in trasferta per il Sassuolo, che sotto la guida di Iachini ha ritrovato equilibrio e punti: sono dieci nelle ultime quattro partite, le sabbie mobili della zona retrocessione sono più lontane. La squadra emiliana ha fatto festa, nel giorno dell’addio al calcio italiano tra le lacrime di Paolo Cannavaro, che raggiungerà il fratello Fabio in Cina.

REBUS SCHICK – La Roma ha confermato di essere in una fase di involuzione. Paradossalmente i problemi in attacco sono cominciati da quando è tornato a disposizione Schick. Con l’ex sampdoriano in campo nelle gare di campionato la squadra è andata a segno solo ieri. La Roma ha realizzato quattro gol nelle ultime sei partite giocate, mai più di uno nei novanta minuti da un mese. E’ evidente che il problema esiste e Di Francesco dovrà risolverlo in fretta se vorrà tornare ad avere ambizione da vertice. Anche ieri Dzeko è rimasto a secco: da dodici turni ha fatto un solo gol. Il tecnico ha insistito con il 4-3-3, con Schick nel tridente a destra, con Dzeko e Perotti. Il ceco è sembrato ancora un corpo estraneo alla squadra, non è mai stato pericoloso, all’inizio della ripresa l’allenatore è stato costretto a sostituirlo con El Shaarawy. Il bosniaco ha lavorato molto per la squadra ma non ha mai tirato in porta, il problema in attacco esiste ed è lo stesso Di Francesco ad ammetterlo. Il tecnico ha chiesto anche ai centrocampisti di provare più spesso il tiro. Nainggolan lo ha fatto spesso, ma una sola volta nello specchio della porta. E’ andato meglio Pellegrini, che al 31′ del primo tempo ha portato in vantaggio la Roma su assist di Dzeko. Non ha esultato per rispetto alla squadra che lo ha lanciato. Oltre al gol il giovane centrocampista ha dato vivacità, ha giocato molto avanzato, cercando gli inserimenti.

LA MANO DI IACHINI – Il Sassuolo è stato in partita fino alla fine, si era fatto pericoloso già nel primo tempo e nel finale ha trovato il gol del meritato pareggio, con un colpo di testa di Missiroli, che ha colto impreparata la difesa giallorossa, in particolare Juan Jesus e De Rossi. Iachini ha presentato all’Olimpico un Sassuolo ordinato, che ha creato diversi occasioni, specie con Politano. La Roma si è riversata subito nella metà campo del Sassuolo, lasciando alla squadra di Iachini gli spazi per agire in contropiede. Il possesso palla è stato in favore dei giallorossi: 61 per cento, con una crescita sul piano del gioco nella ripresa, quando con i cambi (in particolare con l’ingresso di El Shaarawy al posto di Schick) la manovra è migliorata e la squadra ha alzato il baricentro. Orsato, con l’ausilio del Var, ha annullato prima il gol di Dzeko (molto bello), poi quello di Florenzi. Nonostante le proteste le decisioni si sono rivelate giuste. Orsato, che al Var non aveva visto un rigore netto su Perotti in occasione della partita contro l’Inter, questa volta non ha sbagliato, salvo limitare il recupero a quattro minuti. La Roma ha provato a tornare in vantaggio, ma è stato troppo tardi. Al problema del gol si lega anche una condizione fisica che non è più quella di ottobre e novembre, il periodo migliore della squadra di Di Francesco.

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