Corriere dello Sport – Ecco Baldini: l’agenda è già piena

Franco Baldini avrebbe scelto volentieri un’altra settimana per aprire il suo ufficio di Trigoria ma non ha cambiato i programmi dopo il derby: arriva oggi a Roma e giovedì si presenta in conferenza stampa. Tra poche ore, aspettando l’assem­blea dei soci del 27 ot­tobre che ratificherà le nomine del Consiglio di amministrazione, la nuova compagine so­cietaria sarà al com­pleto.

PRIORITA’ – Ovviamente avrà modo di incontrare Totti e chiarire il famoso (e un po’ stucchevole) «pigro» usato durante l’intervista a Repubblica. Ma il primo passaggio spigoloso del­la sua scelta professionale è la que­stione De Rossi. Baldini ha imma­gazzinato la disponibilità del gioca­tore a chiudere la trattativa, ma non sono previsti incontri imminenti per chiudere. La sensazione è che si an­drà avanti ancora per qualche setti­mana, in silenzio, contando sulla vo­lontà di De Rossi che assicura di non avere preso accordi con il Manche­ster City. La Roma si sente sicura, al di là delle frasi cau­te di Fenucci («Cercheremo di ac­cordarci»). Anche a ot­to mesi dalla scadenza non pensa al male peg­giore, cioè la separa­zione a parametro zero a giugno, perché i diri­genti sono convinti che il giocatore alla fine abbasserà le sue richieste e andrà incontro alle esi­genze della squadra che ama. In re­altà la distanza tra le parti è ancora sostanziosa, intorno al milione netto per ciascuno dei quattro anni del nuovo rapporto, e verte sulla parte fissa del contratto. De Rossi vuole essere più gratificato nello stipendio base, mentre la Roma gli propone di raggiungere oltre cinque milioni a stagione attraverso i bonus. Per ora non basta. Magari l’intervento fac­cia a faccia di Baldini sarà decisivo per togliere a De Rossi tutti i dubbi. Ormai il «progetto», che a Daniele piace tantissimo, non c’entra: è solo una sto­ria di soldi tra un’azienda ambiziosa e un professionista che sta per firmare il suo contratto più ricco.

OSVALDO – PIZARRO NO – Intanto a Trigoria stanno elaborando il “lutto” provo­cato dal gol di Klose. A mente fred­da, dopo aver rivisto la partita, i di­rigenti hanno scoperto molti lati po­sitivi della serata della Roma. So­prattutto è stata apprezzata la vo­glia, trasmessa dall’allenatore alla squadra, di giocare sempre per vin­cere,anche in inferiorità numerica. La società continua a supportare senza esitazioni Luis Enrique, di cui ha ammirato anche la pacatezza in sala stampa: l’accettazione serena delle decisioni di Tagliavento rien­tra nel piano comportamentale della proprietà americana. Il giudice, in linea di massima, non si discute mai. Per questo non è piaciuto il commento di David Pi­zarro («Non parlo do­po certi furti ») , che verrà redarguito oggi alla ripresa degli alle­namenti. Così come Osvaldo, che anzi ri­schia una multa per essersi beccato l’ammonizione dopo il gol: l’esposi­zione della maglietta goliardica in stile Totti («Vi ho purgato anche io») è stata una sorpresa poco gradita e poco divertente. Soprattutto alla lu­ce della rimonta della Lazio.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

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