Franco Baldini riparte per la terza volta dalla Roma

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La Stampa (M.De Santis) –  Non c’è due senza tre. Nella storia, quasi infinita, professionale e sentimentale tra la Roma e Franco Baldini va già in onda, al limite della clandestinità, il terzo atto. Da qualche giorno, infatti, il dirigente toscano è tornato a lavorare, in gran silenzio, per la società giallorossa. Il ruolo, stavolta e per il momento, è di consulente esterno del presidente James Pallotta su questioni inerenti al marketing e alle sponsorizzazioni. Il rientro all’ovile romanista si è consumato a maggio, più o meno tre anni dopo il precedente arrivederci con fuga al Tottenham, in due incontri: il primo con Spalletti a Firenze, a un tavolo del ristorante gestito dall’allenatore insieme ai calciatori Gilardino e Dainelli, e il secondo a Londra con Pallotta. In realtà, il cordone ombelicale tra il presidente made in Boston e il suo ex direttore generale non era mai stato completamente tagliato. I contatti e i rapporti tra i due, negli ultimi tre anni di lontananza, non si sono mai interrotti. Il divorzio di Baldini dal Tottenham, avvenuto un anno fa, non ha fatto altro che intensificarli ulteriormente e rinsaldarli come una volta.

Non è un caso che, lo scorso inverno, nelle consultazioni di Pallotta per instaurare Spalletti sulla panchina della Roma abbiano compreso qualche telefonata proprio a Baldini. Così come che ogni scalo londinese del numero giallorosso abbia incluso una cena o un appuntamento con il suo (allora) ex direttore generale. Nella testa di Pallotta, in fondo, il desiderio di riprendersi Baldini non era mai sparito. Alla fine, dopo aver rifiutato offerte delle ricchissime offerte alla Russia e dalla Cina, lo storico “nemico” di Luciano Moggi ha accettato di rincominciare, quasi in incognito, dalla sua vecchia e cara Roma. Per ora, però, con un ruolo defilato e senza ingerenze dirette sulla gestione tecnica: si vedrà poco o quasi mai a Roma, continuerà a lavorare da esterno e si occuperà prevalentemente di aspetti riguardanti marketing, sponsorizzazioni e argomenti affini.

Tra un po’, magari la prossima estate, le cose potrebbero cambiare di nuovo. Niente e nessuno potrebbe vietare a Pallotta, in caso di addio (annunciato dal diretto interessato) di Sabatini, di chiedere a Baldini di ritornare a fare a tempo pieno il dirigente calcistico, sempre che il diretto interessato sia d’accordo. Nel frattempo, l’attuale direttore sportivo continua a lavorare alla costruzione della Roma che verrà e ieri, dopo un incontro con il procuratore Daniel Fonseca, ha praticamente messo le mani su Martin Caceres. Sabatini, nel frattempo, aspetta ancora una risposta da Pablo Zabaleta, in uscita dal City (che si accontenterebbe di 3 milioni), all’offerta di un triennale a 3 milioni a stagione.

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