C’è la Lazio, Andreazzoli studia una Roma con la difesa a quattro

Aurelio Andreazzoli si appresta a disputare il suo primo derby da allenatore professionista e subito fa capire che, a differenza di quanto affermato sempre dal suo predecessore Zdenek Zeman, quella con la Lazio non è una partita come tutte le altre. L’allenatore romanista, infatti, sta studiando una possibilità alternativa e diversa rispetto alle ultime uscite. Se nelle prime sette gara da allenatore giallorosso Andreazzoli si è affidato esclusivamente ad una difesa a tre, sembra ormai quasi certo infatti la scelta di una linea a quattro per la partita di lunedì sera. Burdisso non garantisce tranquillità e sicurezza al reparto, quindi sembra destinato alla panchina, con il susseguente arretramento di Torosidis e Marquinho sulla linea dei difensori a svolgere il ruolo di terzini, mentre la coppia centrale sarà quella tutta brasiliana ed ex Corinthians formata da Leandro Castan (all’esordio nella stracittadina romana) e dal diciottenne Marquinhos. Anche per il resto della formazione non ci sembrano esserci grossi dubbi. Il centrocampo dovrebbe essere schierato con il rombo: De Rossi agirà da vertice basso, con Braley e Florenzi ai suoi lati, mentre da trequartista giocherà Pjanic. In avanti ci sarà spazio per la coppia Totti Lamela, vista l’assenza di Osvaldo per squalifica e la condizione non ottimale di Mattia Destro, anche lui alla ricerca dell’esordio nella sfida principe del calcio romano, che potrebbe essere la carta a sorpresa da giocarsi a gara in corso, perché gli uomini derby si riconoscono subito e chissà se Destro non possa diventarlo immediatamente.
Lorenzo Pompili

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