Pagine Romaniste (da Trigoria D.Moresco) – Paulo Fonseca, mister della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Genoa. Queste le sue parole:
Ci racconta le sue emozioni per la prima partita ufficiale all’Olimpico?
Buongiorno a tutti. Ho già vissuto nella prima partita contro il Real Madrid, questa sarà la prima ufficiale. Sono molto motivato per la prima in casa. Giocheremo davanti ai nostri tifosi e direi che è lo scenario migliore per iniziare la stagione.
Dal primo giorno di allenamento a quello della vigilia dell’esordio. Quanto è migliorata la squadra?
Sono sicuro che la squadra sia cresciuta e che abbia avuto una evoluzione positiva nel pre-campionato. Poi è ovvio che in quella fase abbiamo affrontato squadre di livello diverso ma sento che la squadra stia crescendo e che arrivi pronta alla prima partita. Evidentemente siamo all’inizio di questo processo quindi dobbiamo ancora lavorare ma la squadra è pronta.
Dzeko, lei ha avuto un ruolo chiave per farlo sentire importante questa estate. Qual è il significato di poter contare su Dzeko per il presente e il futuro?
Sono stato molto felice per la permanenza di Dzeko ma devo confessare che fin dal primo giorno ero fiducioso che sarebbe rimasto con noi, il suo rinnovo mi ha soddisfatto perchè era un mio desiderio, le cose si sono sviluppate in modo tale da avere un esito positivo, ma ripeto ho sempre creduto che sarebbe rimasto con noi. E’ un giocatore molto importante per noi ed è un piacere non solo per me ma per tutti che sia rimasto.
Una domanda su Mancini. Domani sarà lui il titolare contro il Genoa? E se l’arrivo del centrale rimane sempre una sua priorità…
Per quanto riguarda la questione del centrale, non è un segreto che la Roma lo stia cercando. Stiamo cercando uno con esperienza e che possa migliorare la squadra, ma evidentemente non è facile. Stiamo parlando con Petrachi perchè entrambi non vogliamo prenderlo uno solo per prenderlo ma che sia un giocatore che possa migliorare la squadra. La scelta deve essere ponderata e fatta con criterio e non è facile trovare un giocatore con queste caratteristiche. Per questo stiamo cercando un’occasione e noi dobbiamo essere pronti per tramutarla poi in realtà. Per quanto riguarda Mancini è un calciatore giovane che è arrivato quest’anno, un giocatore che sta crescendo bene, un giocatore che è abituato a giocare con sistema di gioco diverso ma sono soddisfatto per come sta crescendo. Domani però i titolari saranno Fazio e Jesus.
Raccogliamo così dai giocatori grande soddisfazione, magnetismo, grande energia che sta trasmettendo alla squadra. Il prossimo step sarà convincere i tifosi. E mi permetta un paragone: essere un po’ il Conte della Roma, cito Conte perchè è stato avvicinato a questa piazza. Se la sente di fare questa scommessa su se stesso mister?
Non so se la chiamerei una scommessa con me stesso, quello che vi posso garantire è che credo in me stesso, nel mio modo di lavorare, vi assicuro che sono venuto qui con grande ambizione. Dal primo giorno credo fermamente che siamo una squadra forte che lotterà con tutti fino all’ultimo minuto e che renderà orgogliosi i propri tifosi. Se tutto questo si verificherà i risultati saranno una conseguenza. Pertanto non ho necessità di fare scommessa con me stesso perchè sono qui per lavorare con convinzione di fare qualcosa di speciale.
Negli ultimi giorni si è parlato di Riccardi perchè sarebbe potuto entrare in una trattativa con la Juventus per portare Rugani alla Roma. Le chiedo se lei sarebbe disposto a sacrificare un giovane come Riccardi…
Innanzitutto per il momento nessuno ha parlato con me di questa questione quindi evidentemente la questione non è mai diventata concreta altrimenti me ne avrebbero parlato essendo io in piena sintonia col direttore Petrachi. Per quanto riguarda il ragazzo, Riccardi è un calciatore nel quale tutti depositano grandi speranze. devo dire che all’inizio di questo precampionato è stato infortunato e non si è allenato molto con noi pertanto ho bisogno di conoscerlo, indubbiamente è un giocatore che ha talento ma trovo comunque ingiusto mettergli così tanta pressione e iniziare a fare paragoni con altri giocatori. E’ un giocatore giovane di talento che deve crescere e continuare a lavorare per migliorare e anch’io ho bisogno di conoscerlo meglio.
Se abbiamo capito bene la Roma potrebbe cominciare il campionato con la stessa squadra dell’anno scorso con il portiere nuovo ma senza tre che erano molto importanti della scorsa Roma, ovvero De Rossi, Manolas ed El Shaarawy. Volevo chiederle se è soddisfatto della squadra che le è stata messa a disposizione. E secondo lei come mai Schick non è riuscito ancora a esprimere il suo talento?
Per quanto riguarda la prima questione sono pienamente soddisfatto della rosa messa a disposizione i giocatori hanno risposto molto bene all’allenamento con grande apertura verso le mie idee quindi sono contento e soddisfatto di tutti. Per quanto riguarda Schick è ovvio che qui ha una concorrenza molto importante che è quella di Dzeko. Pertanto non è stato utilizzato moltissimo ma quello che posso dire in questo momento è che lui adesso è qui con noi, si allena ed è convocato poi in generale ci sono giocatori che necessitano di più tempo per adattarsi a quello che chiedo altri meno probabilmente Schick è uno di quelli a cui serve più tempo ma ripeto domani sarà convocato e pronto se ci sarà la necessità di schierarlo.
Quest’anno il centrocampo è cambiato molto sia come modo di giocare sia come uomini, lei ha in mediana Pellegrini, Diawara, Cristante, Veretout. Di questi quattro qual è quello che secondo lei può fare il regista in modo migliore per il suo calcio?
Devo confessare che questa è una zona del campo che mi procurerà un grande mal di testa ma positivo. Perchè sono 4 giocatori di grande qualità, di grande livello. Poi commentandoli singolarmente Veretout ha iniziato ad allenarsi da poco a causa dell’infortunio ed è un po’ indietro fisicamente rispetto agli altri tre. Sono poi sicuro che avrò sempre delle grosse difficoltà a scegliere i giocatori in questo ruolo. Detto questo Cristante ha fatto un grandissimo campionato, è il giocatore che ha assimilato di più le nostre idee e domani partirà titolare. Per quanto riguarda Pellegrini e Diawara sono arrivati più tardi ma anche loro si sono adattati rapidamente e hanno capito che cosa cerchiamo da loro, sono intelligenti e tra l”altro questo è un ruolo per il quale i giocatori sono pedine fondamentali, è una zona del campo dove la concorrenza è enorme ma questo è un fattore estremamente positivo per me e avrò sempre difficoltà a scegliere due titolari su quattro perchè sono tutti di grande livello.
In rosa ci sono solo tre esterni puri: Under, Kluivert e Perotti. Interverrete in quel ruolo oppure con l’arrivo di Zappacosta state pensando di spostare Florenzi davanti?
Si è una possibilità è evidente che l’abbiamo già provato in allenamento in quel ruolo e la risposta è stata positiva, quindi una possibilità che può verificarsi.
Lei prima ha detto che la Roma sta cercando un centrale d’esperienza in grado di migliorare la qualità della rosa. E’ arrivato dal mercato però gia Cetin, difensore turco. Vorrei sapere se lei l’ha valutato in questi giorni di lavoro, se secondo lei può fare parte della rosa del prossimo anno o se andrà in prestito e poi se Veretout se è pronto per essere convocato e se può giocare…
Per quanto riguarda Veretout sebbene non stia nelle migliori condizioni fisiche come dicevamo perchè è stato fermo per un po’ di tempo, col tempo sarà ovviamente convocato e se domani lo riterrò opportuno potrò anche schierarlo. Per quanto riguarda invece Cetin si tratta invece di una occasione, una opportunità che si è presentata di un giocatore che è stato visto e notato dal club e che ha delle caratteristiche fisiche nelle quali crediamo. E’ chiaramente un giocatore per il futuro e vedremo che succederà. Per adesso è con noi, lavora con noi, sta cercando di capire che chiediamo da lui ma ovviamente è una scommessa per il futuro.
Lei ha detto che serve un difensore centrale, si aspettava di averlo magari un po’ prima rispetto all’inizio del campionato e siccome se ne parla molto in questi giorni, Rugani è un giocatore che le piace o preferisce un profilo più esperto?
Come ho sempre detto non parlo di giocatori che non sono qui presenti e non fanno parte della rosa. Rugani è un buon giocatore ma non è qui e non parlerò di lui come ho sempre fatto. Per quanto riguarda il discorso del difensore centrale torno a ribadire ciò che ho detto poc’anzi: noi vogliamo prenderne uno che migliori la qualità della rosa e non uno che aggiunga un tassello alla rosa, non è facile trovare un giocatore di questo tipo. Evidentemente avrei preferito averlo da inizio stagione, è una domanda a cui ogni allenatore potendo scegliere risponderebbe affermativamente ma voglio ribadire che ho piena fiducia nei centrali che ho a disposizione: Fazio, Jesus, Mancini e Cetin e questa è una questione che non mi preoccupa perchè ho piena fiducia in questi calciatori.
Oltre al rinnovo di Dzeko è arrivato quello di Zaniolo, ci racconta che giocatore sta scoprendo e che risposte si aspetta anche perchè recentemente in una intervista il ct Mancini ha detto che probabilmente è il giovane italiano più promettente di tutti in circolazione…
Zaniolo è un calciatore che ha fatto un ottimo pre-campionato, un calciatore forte di grandi qualità, un calciatore giovane che ha ancora bisogno di capire meglio il gioco sopratutto a livello tattico ma è un giocatore di grande qualità che con certezza assoluta diventerà uno dei più grandi calciatori italiani. Però è giovane, ha bisogno di crescere tatticamente ma può essere molto importante per la nostra squadra come già lo è stato e si è rivelato in questo precampionato e sicuramente abbiamo fiducia sul suo rendimento per questa stagione.
Alcuni tifosi sono un po’ preoccupati per lo stile di gioco della Roma che è reputato molto offensivo, lei stesso lo ha detto che è molto offensivo, però la preoccupazione è che alcune squadre nel campionato italiano sono molto tattiche e si chiudono molto difensivamente. Allora lei cosa pensa di fare per poter superare questo problema qualora anche domani il Genoa si comportasse allo stesso modo? e poi volevo sapere come procede il percorso di Kluivert?
Parto dall’ultima domanda quella che riguardava Kluivert, che è un calciatore giovane, un calciatore a cui diamo tutti grandi speranza e lui stesso deve ancora capire il suo gioco ma sta crescendo e sta sempre meglio. Per quanto riguarda il nostro stile di gioco vincere non basta, voglio che la mia sia una squadra dominante, squadra che abbia il possesso della palla, che giochi nella metà campo offensiva, su questo punto non arretro poi conoscendo il campionato italiano ritengo che la nostra squadra praticherà questo tipo di calcio nella maggior parte delle partite e quindi dovremo essere pronti a contrastare le situazioni di ripartenza degli avversari. Sicuramente voglio una squadra dominante, che giochi vicino alla porta avversaria, penso che lo faremo molto spesso tranne quei casi in cui l’avversario ci costringerà a difenderci. Ritengo sempre comunque che il modo migliore per difenderci sia attraverso il possesso della palla.
Andreazzoli conosce la Roma e ha una idea di gioco offensiva. Ha due giocatori veloci come Kouame e Pinamonti, volevo chiederle se è preoccupato dalle caratteristiche del gioco della squadra genoana e degli attaccanti rossoblu…
Il Genoa è una squadra forte, forte nel suo complesso, molto abile nelle ripartenze veloci, che gioca arrivando rapidamente sui suoi attaccanti. Abbiamo analizzato questo avversario e spero e sono convinto che la squadra darà risposta positiva sicuramente nelle situazioni di perdita di palla e nelle ripartenze dell’avversario. Dicevo conosciamo bene questo avversario, abbiamo lavorato bene su tutta la parte strategica, tattica e sono sicuro che la squadra è pronta per dare una risposta positiva contro un avversario che è forte e anche esperto.
Quando lei ha parlato di un difensore centrale di qualità, di esperienza, veloce, a me è venuto in mente Manolas, che è un giocatore che è stato venduto dalla Roma per necessità. Lei pensa che il cammino alla Roma sarà legato necessariamente all’arrivo nei primi quattro per la qualificazione alla prossima Champions o pensa che avrà il tempo e la pazienza di poter lavorare su un programma più lungo anche se non dovesse riuscire a raggiungere la Champions League?
Gli allenatori vivono di risultati, anch’io dovrò presentare risultati per soddisfare le ambizioni del club e dei tifosi. So che le aspettative sono alte, ma sono estremante fiducioso della stagione della Roma poi i risultati parleranno da se. Ho due anni di contratto più uno e spero di restare alla Roma per molto tempo e molto a lungo.