Fonseca e il tabù delle due punte: Dzeko e Borja così valgono meno

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – È difficile pensare a una situazione più adatta di quella in JuventusRoma per provare a giocare con il doppio centravanti. Ma Paulo Fonseca, sabato sera, non l’ha fatto. A fine partita, il tecnico portoghese ha chiarito la decisione: “Non ho messo Dzeko e Mayoral insieme perché la squadra non è pronta per giocare così”. Più un dogma che una spiegazione, anche perché giocare con due punte  è patrimonio comune di tutte le squadre del mondo.

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Ma non per Fonseca, che ha schierato insieme Dzeko e Mayoral soltanto per 20’ nel derby, bocciando poi la soluzione. Eppure lo spagnolo era entrato sul 3-0 per la Lazio e la partita è finita con lo stesso risultato. I danni, quindi, erano stati fatti sicuramente prima e non dopo. Dzeko è entrato al 63’ al posto di Mayoral e né lui né lo spagnolo hanno dato un contributo sufficiente all’attacco.

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A Dzeko non piace (eufemismo) partire dalla panchina. In Serie A, con la maglia giallorossa, ha segnato 85 gol in 188 presenze. Solo 5 di questi li ha messi a segno da «riserva», l’ultimo dei quali a Bologna (entrato al 61’, gol al 76’, risultato finale 1-1) il 31 marzo 2018. Mayoral ha sfruttato bene le sue chance con Spezia e Verona in campionato (tre gol e un assist) ma è andato in difficoltà contro Chiellini e Bonucci. Non si può bocciarlo per una partita storta ma fin da domenica prossima si apre il ballottaggio con Dzeko per chi partirà dal primo minuto.

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