Fonseca difende il raccolto

Lo scatto, improvviso e coinvolgente, ha premiato il lavoro di Fonseca: la Roma è da sola al 4° posto. In 50 giorni, eccola di nuovo protagonista nella corsa Champions. Solo la Lazio, nello stesso periodo, ha fatto più punti: 24. I giallorossi nelle ultime 8 partite ne hanno presi 19. L’Atalanta ne ha raccolti solo 11 e il Napoli appena 5: adesso inseguono rispettivamente a -4 e -11. Il Cagliari, ora quinto a -3, si è fermato a 15. E meglio anche di chi è in testa: l’Inter si è accontentata di 18 e la Juve di 17. Fonseca ha trasmesso fiducia e convinzione al gruppo. Con pochi concetti, di sicuro fondamentali: gestione del match, invasione della metà campo avversaria e pressing collettivo. In sintesi: coraggio e dominio. I pericoli sono diminuiti proprio alzando il baricentro. La difesa, migliorata con l’arrivo di Smalling, è il segreto della risalita: sono 8 i punti in più del campionato passato proprio perché i gol subiti sono 6 in meno. Fatica, invece, l’attacco. Sulla mancanza di efficacia, però, non pesa l’atteggiamento della squadra che è comunque propositivo. Incidono, invece, le caratteristiche dei singoli. Fonseca è senza specialisti. Non ha tiratori scelti, soprattutto da fuori area. Sanno calciare discretamente Zaniolo, Pellegrini, Veretout e Kolarov. Ma sono finalizzatori solo occasionali. Dzeko spesso gioca spalle alla porta e fuori dall’area di rigore. Non a caso le ultime 10 reti in campionato sono state firmate da 10 giocatori diversi. E i marcatori stagionali sono 11 (13, contando l’Europa League). Non basta, però. Lo sa bene l’allenatore e soprattutto Petrachi. La priorità, a gennaio, è prendere il vice Dzeko, rinunciando a Kalinic. Lo riporta Il Messaggero. 

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