Paulo Fonseca è sbarcato ieri mattina nella capitale, accolto da un’afa sconosciuta a Kiev, e da quella forte sensazione di scetticismo che i tifosi non risparmiano neanche all’ex Shakhtar. «Penso che tutti insieme potremo fare grandi cose – prova a scuotere l’ambiente il tecnico, primo portoghese a sedere sulla panchina giallorossa – quando la Roma mi ha chiamato ero molto contento, allenarla è una cosa straordinaria e non ci ho pensato due volte ad accettare». Due anni di contratto (più opzione per il terzo) a 2,5 milioni a stagione e la consapevolezza che almeno tre pezzi pregiati della rosa verranno ceduti. Entro il 30 giugno (per esigenze di bilancio) e anche dopo. Manolas, direzione Napoli, Dzeko, promesso sposo dell’Inter, e Luca Pellegrini, direzione Juventus. La stagione della Roma riparte oggi con le visite mediche dei giocatori e il primo allenamento domani a Trigoria, in attesa di avere novità dalla Uefa riguardo la squalifica del Milan dall’Europa. Ieri è andata in scena l’assemblea degli azionisti, nella quale Fienga ha precisato che «Baldini è pagato dall’azionista, quindi da As Roma Spv Llc, è un consigliere dell’azionista di maggioranza (quindi di Pallotta ndr) e non ha alcun ruolo nella governance del club». Meglio allora concentrarsi su un mercato. «La cosa più importante è costruire una squadra coraggiosa e con qualità di gioco», ribadisce il tecnico, che potrebbe avere a disposizione il centrocampista Jordan Veretout. Positivo l’incontro di ieri tra la Roma e il manager del ragazzo, Giuffredi (quinquennale a circa 3 milioni a stagione raggiungibili con i bonus). Resta da convincere la Fiorentina, uno dei club italiani che sta cercando di prendere De Rossi, tentato dalla possibilità di restare in Italia. Lo riporta La Repubblica.