Florenzi, «universale» con chance di riscatto

Ripartire dalla difesa non è una scelta, ma una necessità. Claudio Ranieri lo sa, ma sa pure che oggi avrà tre titolari su quattro fuori tra infortuni e squalifiche. Manolas, Fazio e Kolarov non ci saranno, Florenzi è l’unico reduce e toccherà a lui guidare un reparto a dir poco inedito. Ma Alessandro dovrà anche guidare una squadra alla ricerca di se stessa, di cui lui è l’emblema: «Florenzi è un giocatore universale, può giocare sia dietro che avanti, con caratteristiche uguali. Dipende dalla partita, dall’avversario, dalla situazione tattica. L’importante è che Alessandro si riprenda, essendo romano capisco cosa sta passando. Ogni errore che fa pesa più che ai suoi compagni. Deve tirare fuori la romanità giusta, stare petto in fuori. Non c’è niente di male a sbagliare e ammettere l’errore. Poi c’è un’altra palla da giocare, un’altra partita da giocare. Mi aspetto tanto da lui». Come riporta La Gazzetta dello Sport, non solo psicologo però, ma anche allenatore, aspetto necessario per una squadra che ha incassato 55 reti in 36 partite. Quest’anno la Roma troppe volte ha preso gol da palla persa in fase offensiva. Con eleganza, ieri Ranieri ha appena sottolineato questo aspetto, senza eccedere nei confronti di Di Francesco e delle sue idee di calcio, ma il tecnico sa che la squadra ha bisogno di sentirsi sicura. 

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