Florenzi, un po’ di gamba e tanta voglia: ora l’azzurro è il suo paradiso a tempo

Strano vederlo lì, tra gli undici titolare a cantare l’inno col petto in fuori. Eppure la maglia della Nazionale, oggi per Alessandro Florenzi, è la prima, quasi l’unica. Lui romano, romanista, capitano della Roma, fino a prova contraria. E quella prova contraria è arrivata da un po’, perché a portare la fascia, spesso e volentieri, è Dzeko: Ale dalla deprimente sfida con la Sampdoria in poi, è sempre finito in panchina. Dal 20 ottobre Florenzi ha giocato solo sei minuti contro il Borussia Mönchengladbach all’Olimpico e dodici contro l’Udinese. Quindi, il terzino-centrocampista-attaccante della Roma, non vive l’ebbrezza di partire titolare dal primo minuto da quasi un mese. Cosa insolita per uno come lui, abituato ad essere considerato da tutti un jolly. Florenzi, in azzurro, balla tra due allenatori che hanno nei suoi confronti sensazioni e opinioni diverse: Fonseca non lo vede come terzino (ieri bene in Nazionale proprio da terzino), e davanti ha il pienone e comunque soluzioni più convincenti; dall’altra si ritrova Mancini che si fida di lui. Ieri sera Florenzi ha faticato meno del previsto giocando una gara dignitosa, sperando di non godersi questi momenti solo con la Nazionale. Lo riporta Il Messaggero.

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