Florenzi, ritorno al passato?

Florenzi Riscone PR

C’era una volta il gregario Florenzi, il jolly da tenere in panchina o da buttare nella mischia. L’anno scorso con Zeman eAndreazzoli ha registrato 36 presenze, la metà delle quali entrando a partita in corso. Intermedio di centrocampo con il boemo, terzino sinistro a Crotone, regista con Stramaccioni e De Rossi nelle giovanili romaniste, ala con Rudi Garcia. Un precario utile in campo ma ancora di più come riserva.

 

 

Poi qualcosa è cambiato. Il soldatino Florenzi è diventato tenente e ormai è un inamovibile dell’11 del tecnico francese. Un posto sicuro conquistato a suon di accelerate, inserimenti ma soprattutto gol. A Livorno e contro l’Inter per chiudere le pratiche, a Parma per rimontare e contro il Bologna per iniziare la goleada. Così il gregario si riscopre titolare e addirittura capocannoniere della sua squadra. Ma proprio quando sembra aver trovato il posto fisso, si apre un buco in mezzo al campo.

 

 

Il rosso a Pjanic contro la Fiorentina priva la metà campo romanista di un tassello importantissimo. Chi ci sarà al suo posto? Quasi sicuro l’impiego di Bradley. Ma se invece arretrasse proprio Florenzi? È un ruolo che conosce benissimo, condiviso l’anno scorso con tutti gli interpreti disponibili da Perrotta a Marquinho, da Pjanic a Tachtsidis. Sarebbe un inedito Florenzi-DeRossi-Strootman. Al posto dei piedi buoni del numero 15 giallorosso, ci sarebbero gli inserimenti e i ripiegamenti difensivi del classe 91’. Inoltre in attacco i rientri di Destro e Totti potrebbero aprire nuovi scenari per l’undici di Garcia.

 

Il centrocampista giallorosso sarebbe una spina nel fianco per De Jong e Muntari e un costante pericolo per la retroguardia rossonera. Difficile che il tecnico francese si privi di una pedina così importante per l’attacco. Difficile ma non impossibile. Da intermedio o da attaccante comunque Florenzi arriverà contro il Milan al tagliando dei 1000 minuti giocati in questa stagione, finora 950’ su 1350’ disponibili. Uno stakanovista, un 22enne con l’umiltà e la dedizione di un veterano. “Sono un jolly ma spero un giorno di trovare il mio ruolo” ha detto il centrocampista di Ostia. Qualcuno però tempo fa diceva “posto fisso per tutta la vita? Che monotonia!”

 

Ilcatenaccio.es – L.Rinaldi

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