Florenzi ko, Gerson c’è

Corriere dello Sport (R.Maida) – Per non cambiare, deve cambiare. Il paradosso di Eusebio Di Francesco non verrà alterato dall’importanza della trasferta di Madrid, dove la Roma può conquistare ulteriore credito in Champions League. E’ stato turnover fin qui, con risultati eccellenti, perciò si procederà secondo lo stesso principio: contro l’Atletico la formazione sarà decisamente diversa rispetto a quella che ha battuto la Lazio.

OBBLIGHI – Il primo cambio è obbligato: Bruno Peres al posto di Florenzi, che è uscito dal derby con un’infiammazione al ginocchio destro. Non è quello operato due volte per la ricostruzione del crociato ma è meglio non sovraccaricare. Anche perché sabato Bruno Peres ha dato ottime garanzie quando è stato impiegato e sarebbe comunque stato rilanciato nei primi undici. Florenzi addirittura potrebbe non esssere convocato. Ma non sarà l’unica novità in difesa: uno tra Manolas e Fazio, più probabilmente il primo che viene da un periodo abbastanza intenso seguito all’infortunio muscolare, resterà a riposo per lasciare spazio a Juan Jesus, che vanta un primato curioso tra i centrali della Roma: non ha saltato nemmeno un minuto nelle prime quattro partite di Champions League. Gli altri per un motivo o per un altro hanno sempre ruotato, lui no. E’ dunque assai probabile che abbia un posto anche al Wanda Metropolitano.

IL DUBBIO – La scelta più importante coinvolge invece il centrocampo, dove Pellegrini è sicuro di tornare titolare. Di Francesco deciderà tra stasera e domani se confermare De Rossi, che soffre i due impegni ravvicinati ma in questo caso ha potuto usufruire di tre giorni di riposo e non due, o se riproporre Gonalons, che nella precedente trasferta europea a Londra era stato tra i migliori in campo. Vale la pena di ricordare un precedente, che cozza con l’idea generale del turnover: un mese fa De Rossi ha giocato 90 minuti a Torino e 72 ore dopo è stato schierato nel centrocampo titolare contro il Chelsea. Dubbio quindi. Meno problematica l’altra scelta: Pellegrini dovrebbe prendere il posto di Strootman, sempre che Nainggolan sia completamente recuperato. Il derby in questo senso non sembra aver lasciato strascichi, se è vero che già ieri il «supereroe» (copyright Di Francesco) si è allenato regolarmente a Trigoria. «Ho giocato il derby con gli antidolorifici – ha detto ieri ai media belgi – e alla fine sentivo ancora un po’ di fastidio. Ma ora si va avanti».

DAVANTI – In attacco infine è scontato che riposi El Shaarawy, non molto brillante con la Lazio, a beneficio di Gerson che nel ruolo di esterno d’attacco ha espresso il meglio di sé, sempre in due partite in trasferta: contro il Chelsea e contro la Fiorentina. Ieri il ragazzino si è messo in evidenza con un bel gol in partitella. Difficile invece la rinuncia a Diego Perotti, il capocannoniere della Roma dell’ultimo mese con 4 gol, per non parlare di Dzeko che finora Di Francesco ha sempre schierato dall’inizio in tutte le partite della stagione. In realtà l’alternativa pronta in panchina ci sarebbe, si tratta di Gregoire Defrel, ma la sua promozione sembra rinviata a serate più consone.

L’AGENDA – La Roma si allenerà questa mattina a Trigoria, per poi volare in charter alla volta di Madrid. Come già è accaduto a Londra, Di Francesco ha preferito evitare la rifinitura in loco per non affaticare i giocatori dopo il viaggio.

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