Florenzi: “Il primo mese dopo il secondo infortunio è stato il momento più duro. La Roma per me è una seconda pelle” – VIDEO

Alessandro Florenzi, ala della Roma, questo pomeriggio tramite l’hashtag #AskFlorenzi ha risposto alle domande dei tifosi giallorossi. Queste le sue parole:

Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
Sto con la mia famiglia: facciamo passeggiate e andiamo in bici. Poi da solo mi piace giocare alla Playstation, principalmente a Fifa.

Ascolti musica prima della partita?
Sì, una che mi piace molto è “Il meglio deve ancora venire” di Ligabue.

La tua canzone preferita?
Ce ne sono molte di Ligabue, ma anche una di Fiorella Mannoia, “In viaggio”.

Il tuo attore preferito?
Emanuele Propizio, è anche un mio grandissimo amico.

La tua serie Tv preferita? 
Ne vedo poche. Ho visto Narcos, anche durante il viaggio per Qarabag. La ascolto in originale con i sottotitoli in italiano.

How is you English? 
I think is not perfect, but I’m working on it.

Che sensazione hai provato al gol di Dzeko contro il Verona, grazie a un tuo assist?
Una sensazione che non provavo da tempo. Mi ha fatto piacere, spero che non sia l’ultima.

Lavori molto sul sinistro?
Ho tanto da lavorare ma ancora non sto lavorando su quel particolare, prediligo ancora la parte fisica.

Un consiglio per gli infortunati?
Lavorare tutti i giorni per recuperare il prima possibile. Le persone che gli stanno vicino potranno sicuramente aiutarlo a recuperare più velocemente. Per me è stato fondamentale.

Come ti sentivi durante l’infortunio a vedere i tuoi compagni di squadra scendere in campo?
Male, volevo stare in campo e cercare di dare una mano alla Roma.

Il momento più duro?
Il primo mese dopo il secondo infortunio, un momento che non voglio ricordare.

Il tuo idolo da bambino tolti Totti e De Rossi?
Cesc Fabregas. Lo ho incontrato con la Nazionale e sono riuscito anche a scambiare la maglia con lui.

Il viaggio più bello?
Il mio viaggio di nozze è stato molto bello, il primo con mia moglie Penelope in Spagna.

Qual è la prima cosa che hai provato quando hai visto tua figlia per la prima volta? 
Ho pensato che era veramente molto bella.

Ci sono stati dei momenti in cui non pensavi di riuscire a fare il calciatore di Serie A?
Forse il salto dagli Allievi alla Primavera è stato importante, da lì capivi se potevi far parte di qualcosa di più serio oppure no.

Un momento calcistico da rivivere?
L’esordio, è stato un momento importante. Era il 22 maggio 2011, Roma-Sampdoria.

Il ricordo più bello che ti lega a Totti?
E’ difficile, ne abbiamo vissuti tanti. Lui ha fatto l’assist al mio primo gol. Anche uno a Milano e visto che giochiamo domenica a San Siro, che possa essere di buon auspicio. Non posso fare solo assist (ride, ndr).

Titolare al Fantacalcio?
C’è gente che esulta per il gol degli avversari, è diventata una brutta abitudine. Speriamo di poter esaurire la richiesta dei fantallenatori.

C’è un altro sport che avresti voluto praticare?
Mi piace molto la pallavolo, ma l’altezza non mi aiuta. Saltando un po’ riuscivo a giocare bene.

Carbonara o amatriciana?
Carbonara.

Il tuo rapporto con El Shaarawy?
Molto buono, condividiamo molte cose.

Il gol più bello che hai fatto tolto quello alla Lazio?
Quello contro l’Udinese.

Hai qualche parente laziale?
Lontano. Poi ho tanti amici che tifano Lazio, ma ho sempre pensato che lo sfottò fa parte di Roma. Ne ho presi e ne ho dati, continuando a volerci bene.

Perché il numero 24?
È il giorno del fidanzamento con mia moglie. Non posso prendere il numero di nascita di mia figlia, perché è il 10 (ride, ndr). E neanche l’anno perché è il 16.

Che cos’è la Roma per te in quattro parole?
È una seconda pelle.

Il posto negli Usa che ti è piaciuto di più?
Sono stato molto bene a Santa Monica, dove sono stato con mia moglie e mia figlia.

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