Florenzi gelato, Roma in ansia

Corriere dello Sport (R.Maida) – Un brutto risveglio, che c’entra poco con la steppa innevata e con la temperatura scesa sei gradi sotto lo zero. Ieri mattina Alessandro Florenzi è stato gelato da una forma influenzale, di quelle che è meglio non raccontare quando sei a tavola. Travolto dalla gastroenterite, non si è mosso dal resort di lusso alle porte di Kharkiv dove ha preso casa la Roma in questi giorni ucraini e ha dovuto disertare la conferenza stampa allo stadio Metalist, dove lo aspettavano i giornalisti ucraini. Al suo posto, in questo strano incrocio al contrario tra capitano e vice, è entrato De Rossi.

DIETROLOGIA – Ogni speculazione su possibili riferimenti al contratto che non arriva, su eventuali domande scomode che avrebbero potuto destabilizzare la squadra alla vigilia di una partita molto importante, è stata frenata da Eusebio Di Francesco che ha descritto con grande chiarezza la situazione: «Alessandro non sta bene, adesso non è disponibile. Vedremo come andrà domani». Cioè oggi, il giorno dell’ingresso nel freezer del Metalist Stadium, dove è meglio giocare se si è in condizioni fisiche ottimali. Anche perché lo Shakhtar è una squadra che sa mettere in difficoltà chiunque in questo stadio di frontiera: a Kharkiv ha vinto tutte e tre le partite del girone, battendo Manchester City e Napoli.

PIANO A – Se Florenzi, come Di Francesco spera, dovesse recuperare, la Roma cambierebbe per soli tre undicesimi rispetto alla vittoria di sabato a Udine: Kolarov per Juan Jesus in difesa, Strootman per Pellegrini a centrocampo, Perotti per El Shaarawy in attacco. E conferma per Cengiz Ünder, l’uomo del momento, al debutto in Champions League dal primo minuto. Il piano partita, fino a lunedì, prevedeva Ünder in campo. Ma gli imprevisti hanno corretto lo scenario.

PIANO B – Nell’ipotesi meno allegra Di Francesco sarebbe costretto a ritoccare in maniera più sostanziale il suo 4-2-3-1. La soluzione scontata sarebbe il rilancio di Bruno Peres, terzino per terzino. Ma Peres negli ultimi due mesi è praticamente uscito di scena: in campionato, al di là dell’incidente in stato di ebbrezza, non gioca titolare dal 10 dicembre (Chievo-Roma 0-0) e da quel momento ha messo insieme solo 27 minuti, oltre ai 90 vissuti nell’amara giornata di Coppa Italia contro gli ex amici del Torino. E allora occhio alle sorprese, tipo l’allargamento di Manolas a destra e l’inserimento di Juan Jesus in mezzo. Sono soluzioni sulle quali l’allenatore sta ragionando. In attacco, come esterno destro, dovrebbe invece toccare a Defrel che è più adatto ai ripiegamenti difensivi rispetto a Ünder.

ESCLUSI Gerson e Schick invece sembrano fuori dai giochi, almeno per un posto tra i primi undici. E si contendono l’esclusione assoluta, essendo Di Francesco obbligato a mandare un calciatore in tribuna. Anche Schick, come Ünder, è ancora fermo a zero minuti in Champions League ed è rimasto a guardare tutta la partita con l’Udinese. Si stava scaldando sullo 0-0 ma, dopo il bellissimo gol del collega turco, è tornato in panchina. Potrebbe avere una chance contro lo Shakhtar nel secondo tempo.

RIFINITURA – Ieri intanto la Roma ha avuto un assaggio del freddo che troverà al Metalist Stadium: i giocatori si sono allenati alle 15 completamente coperti da calzamaglie, cappelli e maglie termiche. Il campo, che è riscaldato, è però in buone condizioni. Alla rifinitura hanno assistito da bordo campo Totti, Monchi e Baldissoni, anche loro irriconoscibili dietro a giacconi pesanti e cappelli. L’unico temerario era Morgan De Sanctis, che ha sfidato il freddo senza nemmeno un berretto o uno scaldacollo: impermeabile come un ucraino.

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