Milano Finanza – Fiorentino: “Con i cinesi trattative per cessione quota”

“Abbiamo la possibilitá di cedere una parte del 20% della nostra quota ma non vogliamo cederla a chiunque, vogliamo provare a valorizzare ancora la Roma, attraverso l’ampliamento degli azionisti che possano dar valore al brand”.
Cosi’ il vide direttore generale di Unicredit Paolo Fiorentino parla del possibile coinvolgimento di un fondo sovrano cinese nell’azionariato della As Roma, controllata al 40% dalla banca di Piazza Cordusio. Parlando a “La
Politica nel Pallone su Gr Parlamento“, conferma che ci sono contatti con un fondo cinese per entrare come azionista della Roma.
Vediamo la possibilitá di avere investitori asiatici come un grande asset. Stiamo vedendo se ci sono dall’altra parte del mondo degli investitori, stiamo verificando se c’è un interesse. Certo in un momento di turbolenze dei mercati non aiuta ad investire in settori non nevralgici come il calcio, ma siamo fiduciosi e non abbiamo fretta. Noi – sottolinea- non vogliamo monetizzare ma valorizzare l’asset e vogliamo un investitore che possa portare valore all’asset, ci sono discussioni avviate“, ha precisato.
La Roma è una societá strutturata che Unicredit e gli statunitensi vogliono sempre piú forte. Anche per questo Unicredit sta vagliando delle opzioni anche in Cina per cedere una quota”, ha concluso.
La Roma sta andando bene, il progetto sul quale avevamo lavorato, quello di introdurre una logica di azienda e capire come valorizzare un brand importante come quello della Roma, sta seguendo i piani industriali, e vedo anche uno stile Roma che sta venendo fuori, fatto di scommesse su giovani, di un modo di interpretare lo sport dal
punto di vista tecnico e comportamentale. Sono stati selezionati professionisti che sono intorno alla squadra e dentro la squadra”.
Sui nuovi proprietari: “DiBenedetto è il presidente, ed è piacevole girare per Roma conlui, non si sottrae mai, e dietro una patina da bonaccione è molto lucidoed ha sempre fatto affari. Sa come impostare l’azienda ed è un negoziatore terribile, quasi quanto me. Alla fine lavoriamo molto bene insieme come anche con Pallotta, che è molto piú presente nella societá di quanto non appaia”.
Milano Finanza – C. Augelli

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