Finale romanzesco di una storia irripetibile

Il Tempo (G.Giubilo) – Per il congedo del suo storico capitano, la Roma trova la forza e la fortuna di regalargli un’uscita di scena trionfale. Francesco Totti non giocherà più, ma i colori della Roma resteranno nel suo cuore per sempre. È stato romanzesco il finale della partita contro il Genoa, quando sembrava che la Roma avesse lasciato per strada tutto il suo gruzzoletto: Champions League diretta, un secondo posto prezioso, mentre il Napoli passeggiava sulle macerie della Samp, quando a rimettere le cose a posto è arrivato il gol a tempo scaduto di Perotti, che ha consentito al Capitano di raccogliere l’ennesimo applauso di sortita, con la sua squadra brava nel centrare il traguardo prezioso del posto d’onore alle spalle della Juve, che non lascia nulla ai rivali. A Francesco, Spalletti regala una mezzora abbondante di presenza in campo, mai insignificante e sempre accompagnata dal supporto corale di un pubblico che non ha dimenticato i suoi gol, il suo contributo ai trionfi e soprattutto la sua storia irripetibile. Ha tremato a lungo, la Roma, al cospetto di un Genoa che ha onorato fino all’ultimo l’impegno, mettendo spesso in difficoltà i giallorossi. Ma forse non c’era miglior modo per celebrare un quarto di secolo di fedeltà del Capitano della storia.

Tutto in pochi attimi, dalla quasi disperazione del secondo pareggio del Genoa, al miracolo di Diego Perotti, nei panni di prezioso risolutore. Doppia festa per i tifosi, che hanno celebrato il suo Capitano con un sostegno che non ha mai registrato flessioni, consentendogli alla fine di festeggiare sotto la Curva Sud, quella Curva tante volte abbracciata in questi 25 anni. Forse non è casuale che ci sia stato un simbolico passaggio di consegne con la fascia di Capitano che De Rossi ha ereditato firmando una rete fondamentale. E dunque, c’è un lieto fine anche nel passo d’addio di Francesco Totti. Soltanto lui è stato capace di salire al numero uno tra i calciatori italiani di tutti i tempi. Ha meritato di lasciare il calcio, almeno quello giocato, da protagonista. È uscito accompagnato dall’abbraccio di Ilary e dei suoi figli, ed è stato un momento di commozione per tutti i settantamila accorsi all’Olimpico per salutare l’ultima esibizione, come sempre elegante e produttiva, del suo storico Capitano: 25 anni di fedeltà alla maglia, senza cedere alle tentazioni di sirene dal nome illustre.

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