La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – «Sono venuto per segnare tanti gol, migliorarmi e rimettermi in gioco». Più che una semplice dichiarazione, quella di Evan Ferguson suona come un manifesto d’intenti. E sono proprio le parole che i tifosi della Roma speravano di sentire. Perché se è vero che l’attaccante irlandese arriva da una stagione deludente – solo una rete in 23 partite tra Brighton e West Ham – è altrettanto vero che il suo potenziale resta alto: in condizioni ideali, può tranquillamente superare quota 20 gol stagionali.
La Roma lo ha preso in prestito con obbligo di riscatto fissato a 35 milioni, ma solo se l’attaccante dimostrerà di meritare un investimento del genere. Il verdetto, quindi, arriverà tra dodici mesi. Ma il fatto stesso di porsi la domanda significherà che Ferguson ha lasciato il segno.
A Trigoria si allena con la squadra da pochi giorni, ma oggi potrebbe scendere in campo nella sua prima amichevole in giallorosso: la Roma affronterà l’UniPomezia (Serie D), nel secondo test stagionale dopo il 14-0 rifilato al Trastevere.
«Posso adattarmi a più ruoli – ha detto Ferguson – ma ora penso solo a giocare e fare gol. In squadra ci sono ottimi giocatori, come Dovbyk. Spero di creare una bella intesa con lui, poi vedremo che modulo sceglierà il mister».
Ciò che colpisce del ventenne irlandese è la personalità: parla con sicurezza, trasmettendo maturità non comune per la sua età. Merito anche dell’esperienza accumulata, nonostante i soli 20 anni: tre stagioni in Premier League, ma anche momenti difficili come la rottura del crociato e la fragilità alle caviglie.
A Gasperini piace proprio questo: Ferguson non si tira mai indietro e ama il confronto. I tifosi giallorossi lo hanno già visto dal vivo due anni fa, nel doppio confronto europeo contro il Brighton. In quell’occasione, De Zerbi lo schierò solo nel finale all’Olimpico e per mezz’ora al ritorno.
«Giocare all’Olimpico con i tifosi dalla tua parte è tutta un’altra cosa rispetto a quando li hai contro – ha aggiunto Ferguson –. Ho scelto la Roma perché quando un club così importante ti fa capire che ti vuole davvero, non puoi dire di no. Il mio obiettivo? Aiutare questa squadra a tornare in Champions League».