Femminile, Bavagnoli: “Cerchiamo di stare vicino alle ragazze 24 ore su 24. Forniamo anche un supporto psicologico”

L’emergenza Coronavirus ha fermato tutto il calcio, sia maschile che femminile. L’allenatrice della Roma, Betty Bavagnoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Roma Tv in cui ha parlato della situazione attuale. Queste le sue parole:

Lei come sta vivendo questo periodo?

Questo periodo lo sto vivendo con grande riflessione. Come tanti italiani sto riflettendo tanto, non solo pensando a tutto quello che sta succedendo e all’emergenza che nessuno si sarebbe aspettato di vivere, ma anche riflettendo su quello che succederà dopo e a come dovremo affrontare il nostro futuro. Quando è iniziata tutta questa situazione è stata molto dura per me, ho pensato molto alla mia famiglia che vive a Piacenza, una delle città più colpite perché molto vicina alla zona rossa iniziale. Il mio pensiero è andato ovviamente alla mia famiglia, non nascondo con un po’ di ansia e paura. Loro stanno bene e sono più sollevata, ma continuo a seguire quello che sta succedendo nella mia città perché abbiamo perso tantissime persone. Sto riflettendo tanto su quello che sta succedendo.

Le è mai capitato di stare così tanto senza calcio?

Mi è già capitato di stare del tempo lontana dal calcio avendo lavorato molto con le formazioni nazionali, dove si lavora anche senza campo, è un lavoro diverso con tempi diversi. Sicuramente però questo momento non è capitato mai a nessuno. Dopo i primi dieci giorni ho cercato di pensare a quanto fosse importante fare quello che ci stavano chiedendo, rimanere a casa per evitare i contagi e per evitare di poter anche solo minimamente nuocere a qualcuno o alla propria salute, quindi per me non è stato nemmeno difficile.

Come state cercando di tenere i contatti con la squadra?

La nostra società ci è sempre stata molto vicina, da sempre. In questo momento noi abbiamo la possibilità di utilizzare una piattaforma che la Roma ci ha messo a disposizione e questa è una cosa veramente molto importante perché, insieme a tutto lo staff, abbiamo la possibilità di interagire con le nostre atlete in qualsiasi momento. Stiamo vicino alle ragazze in tanti modi e in ciò che riteniamo opportuno. Abbiamo creato un programma fisico, come tutti gli atleti in questo momento, che devono svolgere a casa. Nel primo periodo il programma prevedeva una sola sessione di allenamento al giorno, ora invece sono previste due sessioni di allenamento, una al mattino e una al pomeriggio. Questi programmi sono accompagnati da video tutorial che hanno realizzato i nostri preparatori. Insieme all’area tecnica poi lavoriamo sulla parte tattica e sui nostri principi di gioco e andiamo a realizzare dei video; l’area medica è sempre in contatto con le ragazze anche dal punto di vista nutrizionale e nel monitoraggio della condizione. Ci sono poi anche le nostre psicologhe che sono molto vicine alle nostre ragazze. Questo è un momento particolare e non sai come si possano vivere e affrontare situazioni come questa quindi abbiamo cercato di entrare nel dettaglio di ogni aspetto stando vicino alle nostre atlete 24 ore su 24, ogni giorno.

Cosa avete lasciato?

Abbiamo lasciato una Roma e una squadra femminile consapevole, consapevole della posizione in classifica e del percorso fatto fino a quel momento e del grande lavoro realizzato in questa parte di stagione. Consapevole anche di una mentalità che è stata acquisita, una mentalità vincente. Abbiamo lasciato una squadra che aveva preso coscienza di quelli che sono stati limiti e lacune ma anche del miglioramento e perfezionamento di tutti i nostri punti di forza. È una squadra in grande evoluzione e in salute e sono certa che questa sosta possa farmi ritrovare davanti a quella mentalità, a quella squadra che ho lasciato.

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