Fazio. Tutte le regole del Comandante

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Nel mondo di Federico Fazio. Alla scoperta del difensore che ha conquistato la Roma. La Fiorentina nel suo destino: all’andata disputò la prima da titolare, al ritorno ha segnato il primo gol in Serie A. Ha una famiglia molto unita, vive a Roma con la moglie Alejandra, spagnola conosciuta a Siviglia, e il fratello Mariano, più giovane di lui di quasi sette anni. Ha un grande appartamento al Torrino, con un terrazzo spazioso. Mariano fa il calciatore come lui e lo segue dappertutto. Era con Federico a Siviglia e giocava nel Nervion, una piccola squadra di quartiere. Qui a Roma ha scelto il Ciampino, gioca difensore centrale anche lui e ha fatto gol pochi giorni prima del romanista. Domenica scorsa Federico è andato a vederlo e sugli spalti appena lo hanno riconosciuto tanti tifosi gli hanno chiesto selfie e autografi. Quando gli hanno proposto la Roma, Fazio non ci ha pensato due volte. Gliene aveva parlato tanto (e bene) Lamela, il suo migliore amico, al pari di Perotti. Quando l’ex attaccante giallorosso nelle scorse settimane è stato a Roma per curarsi, lui e Fazio stavano sempre insieme. Anche Federico è andato a trovarlo un paio di volte a Londra. L’italiano non lo ha voluto studiare. Lo capisce e si fa capire. Gli ci è voluto un po’ per ambientarsi a Roma, per conoscere il calcio italiano, soprattutto per apprendere quello che voleva Spalletti.

QUESTIONE DI RUOLI – Vivere a Roma gli piace molto. Esce spesso, con la moglie e con gli argentini, una comunità molto unita. I fratelli Fazio, Perotti e Paredes festeggiano insieme ogni ricorrenza e preferiscono i ristoranti di carne, alla ricerca dell’asado. Spesso si ritrovano da Marco, sulla Tuscolana, Fazio preferisce la cottura media, a differenza degli argentini, che optano sempre per la carne più cotta. All’inizio era stato accolto con un pizzico di scetticismo, ci ha messo qualche settimana per conquistare la fiducia di Spalletti, che nella sfida di ritorno contro il Porto preferì far giocare De Rossi difensore centrale. Fazio non ama andare in giro per locali. A Trigoria lo chiamano il “comandante” e a lui piace, anche se rispetta il ruolo di Totti e De Rossi.

TRE O QUATTRO – Ama vestire elegante, non ha la passione per le auto veloci e non è abituato a parcheggiare in seconda fila. Quando va al ristorante lascia la macchina anche a un chilometro di distanza. E’ molto attento alle regole, anche in allenamento. Si impegna molto. Non si tira mai indietro. All’inizio era più chiuso e riservato, ora si è ambientato. Era tranquillo anche quando andava in panchina e sul web scherzavano sul suo cognome: «Fazio chi? il marito della Littizzetto?». Ma il calcio italiano lo ha digerito in fretta, gli piace l’addestramento tattico di Spalletti, preferisce la difesa a tre a quella a quattro. Era sicuro che sarebbe riuscito a esprimere le sue qualità. E’ orgoglioso delle sue origini italiane. Cinque anni fa con tutta la famiglia andò a visitare il paese da dove suo nonno Gaspare era partito nel 1948: Erice, la montagna di Trapani. Il nonno era morto senza riuscire a tornarci e per i fratelli Fazio è stata una grande emozione. Adesso in Sicilia è rimasta una zia, la sorella del nonno. Presto ci torneranno, per mangiare le busiate e i cannoli siciliani che Gaspare aveva fatto in tempo a fargli conoscere.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti