Fazio apripista del gruppo per arrivare al traguardo

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Il Messaggero (S.Carina) – Il giorno dopo la delusione contro il Porto, a sorpresa nello spogliatoio giallorosso ha preso la parola Fazio, uno degli ultimi arrivati. Il senso del discorso dell’argentino è stato il seguente: «Dobbiamo reagire anche perché l’Europa League può regalarci grandi soddisfazioni, fidatevi di me». Un messaggio poi reiterato nei giorni seguenti anche ai microfoni di Sky. Il difensore non parla a caso visto che il trofeo lo ha già vinto tre volte. Sì, non è un refuso giornalistico: Fazio può fregiarsi di aver alzato la vecchia coppa Uefa in ben tre occasioni. La prima, che molti dimenticano, è nel 2006-07. In realtà il nome dell’argentino figura solo negli almanacchi (è nella lista-giovani insieme agli altri baby Bruno, Alfaro, Lolo e Varas) visto che, arrivato a gennaio dalla formazione del Ferro Carril, il Siviglia lo relega nella formazione-riserve. Fazio, 20enne, partecipa però alla festa che lo vedrà protagonista sette anni dopo (2013-14). Con la fascia di capitano al braccio, guida la formazione spagnola alla vittoria nella finale disputata a Torino, dove manca la Juve eliminata in semifinale dal Benfica. In finale, contro i lusitani, dopo lo 0-0 dei supplementari, gli andalusi vincono 4-2 ai rigori. Successo e addio: l’argentino si trasferisce al Tottenham. Appena 20 gare in un anno e mezzo col club inglese lo inducono a tornare a gennaio al Siviglia. Un ritorno coronato dall’ennesimo trionfo in Europa League: Gameiro e la doppietta di Koke ribaltano il vantaggio iniziale del Liverpool, firmato Sturridge. Fazio è in tribuna ma rispetto all’edizione del 2006-07, è fondamentale nel successo nei quarti di finale sull’Atletico Bilbao. Ora ci riprova. La Roma si fida di lui.

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