Fattore Orsato

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Va bene, Daniele Orsato non comprerebbe un’auto usata da Strootman. Però potrebbe fischiargli qualche fallo a favore. Soprattutto quando il guardalinee glielo segnala. Mercoledì sera non lo ha fatto, tre passaggi, parte opposta del campo, fallo di mano di Kolarov fotoritratto dal Var. Rigore per la Sampdoria. Avrebbe potuto essere una partita di un tipo, diventa qualcosa di completamente diverso. Sono cose che capitano ai vivi. Il problema è quando capitano sempre agli stessi. La Roma comincia a sentirsi accerchiata da Orsato, che in questa stagione ha incrociato tre volte rimettendoci sempre in salute emotiva. Senza mai vincere, ovviamente: 1-1 con Sassuolo e Sampdoria, quando Orsato stava in campo e fischiettava, tre gol presi all’andata con l’Inter, allorché lo stesso Orsato manovrava il video. In due casi su tre la Roma si sente perfettamente a suo agio nel lamentarsi. Orsato il 26 agosto non segnalò all’arbitro di campo Irrati un fallo piuttosto netto di Skriniar su Perotti, con la Roma in vantaggio per 1-0. Mercoledì non ha nemmeno risposto all’assistente Paganessi che sbandierava un intervento di Ferrari su Strootman, appunto, salvo poi al termine della stessa azione recarsi al monitor e assegnare – correttamente – il rigore alla Samp per fallo di mano di Kolarov. Niente da segnalare invece sul gol annullato a Florenzi contro il Sassuolo per fuorigioco di Ünder, se non l’osservazione puramente emotiva che anche in quell’occasione, a differenza di altre, l’arbitro è stato prontissimo a ricorrere alla tecnologia: sarebbe piaciuta altrettanta determinazione, per esempio, nel caso della partita con l’Inter di cui si diceva. Allora. Alla Roma dicono che Orsato è uomo d’onore. Nessun dubbio su questo. Pensano anche, però, che oltre a non comprare auto usate da Strootman abbia perso serenità nei confronti del giocatore, e di conseguenza della squadra intera, il 30 aprile 2017, quando l’olandese finse di essere stato falciato da Wallace e De Rossi pareggiò con quel rigore (per poco: la Lazio vinse 3-1 e Strootman prese due giornate di squalifica con la prova televisiva).

ESPERIENZA – E’ una tesi fragile. Anche se lo stesso Orsato anni fa in un’intervista ammise che certe azioni di certi giocatori gli facevano venire nervi difficili da tenere a bada. Infatti la Roma non la sosterrà. Si limiterà a elencare gli episodi discussi nelle varie sedi istituzionali. Spesso funziona. Di Francesco mercoledì dopo la partita ha cominciato in prima persona: parlando in pubblico e conversando a lungo con lo stesso Orsato. In zona arbitrale gli episodi in questione non vengono considerati meritevoli di censura, a quanto si sa, ma certo la sequenza comincia a infastidire. Ah, Orsato andrà al Mondiale. Ma come Var, insieme con Irrati e Valeri. Logico, perché l’Italia è l’unico Paese con esperienza concreta in questa tecnologia. Logico e persino ironico, ammesso che alla Roma abbiano ancora voglia di divertirsi.

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