Il Romanista – Difesa, il museo degli errori

Luis Enrique lo ha detto praticamente ogni volta che si è presentato davanti ai microfoni: “Tutti devono attaccare, tutti devono difendere“. Vero. Anzi verissimo, specie per chi ha una concezione totale del calcio dove il primo a impostare l’azione è il portiere. Sta di fatto che però, andando a rivedere tutti i gol incassati dalla Roma fino ad ora (13 in totale, di cui 11 in campionato e 2 nel preliminare di Europa League) si vede chiaramente come a sbagliare siano più o meno sempre gli stessi uomini. Senza voler gettare la croce addosso a nessuno, è evidente che i quattro difensori – la coppia centrale, trio quando De Rossi scala, e i due terzini – vadano sempre in sofferenza sulle palle inattive e si perdano spesso l’uomo.

SLOVAN-ROMA (1-0) Segna all’80’ Dobrotka. Da calcio d’angolo. L’attaccante è lasciato libero di saltare tra Borriello e José Angel. Colpisce facilmente di testa e Stekelenburg, sul primo palo, non è immune da colpe. Anzi.

ROMA-SLOVAN (1-1) Le cose non vanno meglio al ritorno. E’ la serata dell’eliminazione dall’Europa League, del cambio di Totti con Okaka (!) e dei fischi a Luis Enrique. Il gol degli ospiti arriva in contropiede al 37’ del secondo tempo. Cassetti prima si perde l’uomo che va sul fondo a crossare poi, cadendo, prova ad intercettare il pallone ma fornisce un assist involontario a Stepanovsky che pareggia.

ROMA-CAGLIARI (1-2) E’ il giorno dell’ennesimo gol di Daniele Conti contro la Roma. Stavolta, a dargli l’opportunità di esultare ancora con tanto di maglia sventolata come fosse una bandiera (contento lui…), è Josè Angel, autore di uno sciagurato rinvio di testa in aerea che finisce comodo comodo sul piede destro di Conti (con Heinze che non riesce a contrastarlo). Un minuto dopo lo stesso Josè Angel viene espulso, dopo essere caduto in area cagliaritana, per un fallo su Biondini. Il secondo gol, a tempo scaduto, è il più classico dei contropiedi.

ROMA-SIENA (1-1) Già che segna Vitiello ci sarebbe voglia di non aggiungere altro. Ma tant’è. Tralasciando il salvataggio di Kjaer sulla linea su colpo di testa di Gonzalez, il gol arriva dopo che Brienza dal limite dell’area aveva preso il palo e il suddetto Vitiello, anticipando José Angel e De Rossi, è il più rapido di tutti a piazzare il pallone alle spalle di Lobont.

ROMA-ATALANTA (3-1)Un altro gol di testa, stavolta con Denis che approfitta di Heinze che non salta e piazza il pallone alle spalle di Lobont che non prova neanche a prenderla.

LAZIO-ROMA (2-1) Il primo gol è su rigore, procurato da Brocchi che esagera nel cadere ma che sorprende in velocità la difesa della Roma in particolare Kjaer, poi espulso. All’ultimo secondo tocco morbido di Matuzalem che scavalca la difesa giallorossa, Cassetti si perde Klose e il derby finisce così.

GENOA-ROMA (2-1) Sul primo gol sbaglia Heinze che perde un pallone sulla trequarti, sul secondo sbaglia tutta la difesa della Roma che lascia soli due giocatori del Genoa che fanno il bello e il cattivo tempo in area. Male anche Stekelenburg.

ROMA-MILAN (2-3) Sul primo gol José Angel osserva Aquilani crossare, Juan e Burdisso si perdono Ibra. Sul secondo “Nesta parte da casa sua” e Cassetti lo lascia libero di segnare. Sul terzo De Rossi sbaglia a salire, tiene in gioco Ibra che, tranquillissimo, saluta José Angel e chiude i conti.
Il Romanista

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