Emerson: “Sto bene, ma devo pensare a tornare al 110%. Dopo il primo derby mi sono sentito un giocatore da Roma” – VIDEO

Emerson Palmieri, difensore della Roma, questa mattina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RomaRadio. Queste le sue parole:

Innanzitutto la domanda che ti vogliono fare tutti i tifosi, come stai?
Sto bene, sono in quel periodo in cui si lavora in palestra per riguadagnare i muscoli che ho perso. E’ passato già un mese e mezzo dall’infortunio e sta andando tutto bene, continuiamo così.

Questo infortunio purtroppo ti è capitato alla fine di una stagione bellissima, tra l’altro quando eri appena stato convocato in Nazionale. Nel momento più sbagliato per te. 
Sì è vero, purtroppo nell’ultima giornata è capitato. Noi siamo dei professionisti e sappiamo che ci sono questi rischi. Non mi era mai capitato un infortunio così serio, ora è successo a me come è successo a tanti altri. E’ difficile, però ora penso solo a recuperare.

Nella sfortuna hai scoperto l’affetto di compagni e tifosi. Ti ha fatto piacere?
Certo, grazie ai messaggi di incoraggiamento che mi arrivano dai tifosi, e a quelli dei compagni e della società, tutto diventa più facile e passa tutto più veloce.

C’è stato un momento nella scorsa stagione in cui hai capito che le cose sono cambiate in meglio?
Prima del derby avevo già giocato 4 o 5 partite da titolare consecutive, ma serviva un test importante ed è stato quello. Abbiamo vinto, dopo quel momento ho visto le cose che cambiavano. Mi sono sentito veramente da Roma.

Sei cambiato nella testa, hai acquisito più consapevolezza?
Certo, io sapevo di avere delle qualità ma è normale che serve continuità. Sono cambiato nella testa probabilmente dopo il Porto, mi sono detto di fare qualcosa di diverso perché se avessi continuato a giocare in quella maniera non sarei mai stato titolare.

Di Francesco lavora molto sulle fasce. Ti piace?
Non sto guardando molto gli allenamenti perché sono infortunato e lavoro in palestra, ma ho giocato due volte l’anno scorso contro il Sassuolo e ho visto quanto il mister lavori molto sugli esterni. Sia gli attaccanti che i terzini. Quando vedo queste cose la voglia di tornare è tanta perché si corre di più ma si gioca anche di più. Se cominciamo a parlare di questo diventa difficile per me (ride,ndr).

Quanto è difficile cercare di non accelerare troppo i tempi del recupero? E’ la parte più complicata quando si rientra da un infortunio?
Devo pensare a tornare al 110% e a recuperare bene. Però adesso posso controllarmi perché siamo in ritiro e non c’è il campionato. Quando arriverà il calendario del campionato e della Champions League inizierò a fare calcoli per il ritorno (ride, ndr). Già dopo l’intervento pensavo al ritorno.

Il prossimo potrebbe essere un anno particolare per i brasiliani della Roma…
Sicuramente, vogliamo tutti dare risposte importanti. Spero che Bruno Peres tornerà il giocatore di Torino che tutti abbiamo conosciuto ed io già lo conoscevo perché ci ho giocato in Brasile. Anche Jesus ha dimostrato di essere un gran giocatore, su Alisson non c’è nulla da dire, è il portiere della Nazionale e ha sempre fatto benissimo quando è entrato nelle coppe. Gerson è giovane ed è fortissimo, spero avrà più spazio per dimostrare il suo valore.

Ci sono compagni che vanno via e altri che arrivano, ma qui si respira un’aria di fiducia. Vuoi trasmettere questo messaggio?
Si, abbiamo una squadra fortissima. C’era il dubbio dopo il Porto lo scorso anno che non eravamo all’altezza ma abbiamo dimostrato il contrario. Le partenze non ci preoccupano, dobbiamo avere fiducia, insieme ai tifosi perché abbiamo bisogno di loro e altri giocatori importanti arriveranno.

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