Emerson Palmieri, difensore della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi tramite il profilo Facebook della società. Ecco le sue parole:
Quando hai realizzato che avresti giocato con Totti?
Sono fortunato.
Come mai hai scelto il 33?
Mi piace, perché sono nato il 3 agosto, a Palermo avevo il 13 ed in Brasile il 3. Io sono religioso ed è anche per questo che ho voluto prendere il 33.
Com’è giocare con Edin Dzeko?
So che posso rinviare la palla avanti, so che c’è lui. Quando gioca ci aiuta sempre e la tiene lì davanti. Mi ha sempre aiutato, mi ha parlato appena sono arrivato. E’ un grande giocatore.
Come ti trovi con El Shaarawy?
Abbiamo un rapporto molto buono, non c’è molto da dire. Quando c’è questa allegria nel gioco, come quella che ha lui, è importante. E’ importante avere un’intesa con chi gioca sulla tua fascia. C’è sia con lui che con Perotti.
Con chi hai legato di più?
E’ difficile, qui è una famiglia. Bruno Peres e Juan Jesus forse più di tutti. Con Peres un po’ di più perché abbiamo giocato insieme al Santos, in Brasile.
Con chi dividi la stanza in trasferta?
Prima con Jesus, da quando è arrivato Bruno Peres con lui.
Il tuo idolo da bambino?
Ce n’erano tanti.
Il tuo sogno è sempre stato quello di fare il calciatore?
Ho sempre voluto giocare a calcio, già da scuola volevo solo andare fuori. Ho studiato e fatto tutto, però volevo fare questo.
Messi o Ronaldo?
E’ più forte Messi.
Che hai pensato dopo il gol al Villarreal?
Non riesco a rispondere. Quando ho rubato palla cercavo un compagno a cui passarla, ma non c’era nessuno. E’ stato bellissimo.
Quanto hai rosicato per la traversa contro il Sassuolo?
Era più difficile di Villarreal. Se lo sbagli lì lo mandi in Brasile. Ci riproverò (ride ndr).
A inizio stagione pensavi di giocare così tanto?
Non potevo pensarlo. Ho continuato a lavorare, era l’unica soluzione per dimostrare che potevo giocare e dimostrare il mio carattere. Forse ora l’ho dimostrato.
Ti aspettavi questa crescita?
Non me l’aspettavo così. La squadra mi ha aiutato tanto.
Cosa ha influito di più nella crescita?
La mia famiglia. Sono andato via dal Brasile ed ho lasciato tutto per venire qua.
Che hai pensato della convocazione in Nazionale?
Mi ha emozionato tantissimo. Non mi aspettavo nemmeno io. Essere accostato alla Nazionale dell’Italia è un onore e ne sono felice.
E’ stata dura trasferirsi in Italia dal Brasile?
Si è stato molto difficile. Ho dovuto lasciare la mia famiglia, i miei amici, ma la carriera è questo. A volte serve per essere felici.
Quanti tatuaggi hai?
Si forse una decina. Ne ho anche uno dedicato alla Playstation, un cerchio.
Ti piacciono i videogiochi?
Si, il mio preferito è FIFA. Io gioco nel mio ruolo però, non come Bruno Peres che si mette in attacco.
La tua canzone preferita?
Una canzone spagnola.
Ti piace la cucina romana?
Si, mi piace molto. Il mio piatto preferito è l’amatriciana.
Il mate ti piace?
No.
Ci sono altri sport che ti piacciono?
A me piace il calcio in generale. Se non vedo la partita gioco alla Playstation.
Ci fai un saluto?
Un saluto a tutte, un bacio!
Siamo in diretta con @emersonpalmieri! #askEmerson https://t.co/CIqwaQGD0v
— AS Roma (@OfficialASRoma) March 30, 2017