El Shaarawy: “Faremo di tutto per avvicinarci alla Juventus prima dello scontro diretto. Voglio tornare in pianta stabile in Nazionale”

Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, ha parlato dal ritiro di Coverciano della sua convocazione per lo stage con l’Italia. Queste le sue parole:

Torni ad essere convocato dopo tanto tempo…
Per me è molto positiva, stage o non stage è un ritorno in nazionale. Io ci tengo tantissimo, ne ho sempre fatto parte sin dal 2012, non posso che essere contento. La prendo anche come un’opportunità, un’occasione per farmi conoscere, instaurando un rapporto che va verso il futuro. Guardo le partite di giugno, di settembre, il Mondiale. Quello è il mio obiettivo. Tutto dipende da me.

Quanto ti è mancata la nazionale?
Tanto, ho fatto parte del gruppo dalla Confederations Cup all’Europeo, anche se non ho giocato molto. Non ho avuto continuità questa stagione, a parte nelle ultime gare. Ora ho la fine del campionato per convincerlo e convocarmi.

Le differenze fra Conte e Ventura?
Sono due personalità molto forti. Ventura sa bene quello che vuole, ha esperienza, sono molto contento di averlo conosciuto in questo stage”.

Nella Roma giochi poco per la grande concorrenza…
Nei grandi club è normale, però fra Perotti, Salah, io… abbiamo fatto molto bene, in campionato sono arrivati tanti punti. Per arrivare in nazionale devi giocare, avere continuità. Un giocatore deve avere fiducia per essere predisposto a un impiego in nazionale, penso di avere dato il massimo, sia nel club che in nazionale. Ci sono momenti in cui non ti fanno giocare e ti riesce più difficile. Sono contento del percorso fatto, ho tanta voglia di ripartire.

Ti è mancata la scintilla decisiva in carriera?
Ho avuto molti alti e bassi nel corso della mia carriera, la colpa credo sia degli infortuni, sono stato fuori un anno e mezzo complessivamente. Ci sono stati un po’ di episodi che hanno condizionato la mia carriera. Non ho mai mollato e dato il meglio di me. Il modulo mi avvantaggia di più, preferisco partire da esterno, nel 4-2-4 posso giocare tranquillamente”.

Juventus-Barcellona di Champions?
Dopo l’eliminazione con il Porto c’è stata rabbia, mi dispiace vederla da casa. Faccio i complimenti alla Juve perché è una squadra molto forte, nello scontro diretto sarà una gara molto difficile ma dovremo arrivare con meno punti possibili di distanza. Faremo il massimo per ridurre il distacco.

Hai percepito l’entusiasmo degli altri giovani?
Sì, l’ho sentito. A parte che sono ragazzi molto giovani, alcuni sono qui per la prima volta. C’è grande disponibilità per le richieste del mister. Non ci conosciamo personalmente ma di nome sì, nascono subito le amicizie.

E’ arrivato il momento di ripartire e consacrarti?
Con me si parla sempre di ripartenze, questa è una chiamata che mi dà fiducia dopo che sono stato fuori per molto tempo. Nel corso di carriere o campionati ci sono alti e bassi, ma l’obiettivo è tornare in pianta stabile.

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