Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, questo pomeriggio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in vista della gara di domenica contro il Milan. Queste le sue parole:
Sono passati nove anni dal tuo esordio in Serie A, il ricordo più bello della tua carriera?
Fortunatamente ne porto dietro un bel po’. Mi sono tolto delle grandi soddisfazioni già da piccolo quando ho fatto la prima esperienza a Padova fino ad arrivare al Milan e poi qua alla Roma. Quindi possiamo dire che mi sono tolto delle grandi soddisfazioni. Mi ritengo ancora un giocatore giovane per togliermene ancora altre con questa maglia.
C’è stato un momento difficile?
Il momento dell’infortunio al Milan, dopo che ero stato fermo tre mesi ho avuto una ricaduta al piede. Quindi sono stato fermo quasi un anno. Quello è stato il momento più difficile della mia carriera, dove ho sofferto tanto ma ho avuto l’appoggio di tutti i miei famigliari e amici e sono riuscito a riprendermi.
Che periodo è questo tuo a Roma, è quello della rinascita?
Io non lo ritengo un periodo della rinascita, perché comunque io sono arrivato qui con l’obiettivo di fare bene e penso di esserci anche riuscito in parte. Mi ritengo un giocatore in crescita sotto questo punto di vista e sono contento di questo. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi cercando di affermarmi sempre di più a livello italiano e soprattutto a livello europeo. Adesso sto vivendo un buon momento, devo continuare così.
Il Milan cosa ha rappresentato per te?
Il coronamento di un sogno, perché ho sempre detto che da tifoso vestire la maglia rossonera per me è sempre stato un sogno e l’ho realizzato. Con questa maglia ho realizzato il mio primo gol in Serie A e in Champions. In rossonero ho raggiunto i traguardi più significativi della mia carriera, che mi hanno aiutato a realizzarmi come giocatore. Sarò sempre grato alla società del Milan e per me domenica sarà una partita molto speciale.
E’ per questo che decidi di non esultare?
Sì, decisi di non esultare nei due gol che feci e se mai dovessi segnare non esulterò perché è una società a cui tengo moltissimo. E’ una questione di rispetto.
Il Milan in questa stagione ha cambiato troppo per essere subito competitivo?
Secondo me no. La società ha fatto le sue scelte rivoluzionando le squadra in maniera ottimale. Ha cambiati molti giocatori. Sono arrivati calciatori di grande qualità e quindi ha deciso di fare una rivoluzione. Penso che stia dando i risultati, anche se nelle ultime due partite di campionato non sono andati benissimo. Troveremo una squadra molto tosta che ha voglia di riscattarsi. Quindi servirà la miglior Roma per batterli.
Di Francesco recentemente ha detto che sei il giocatore ideale per il suo sistema di gioco. Esattamente cosa ti fa sentire a tuo agio in questo sistema di gioco?
Mi fanno molto piacere queste sue parole. Per me è molto vantaggioso questo sistema di gioco per quanto riguarda i tempi di inserimento, i tagli che chiede molto il mister agli esterni. Devo dire che sia partendo da sinistra che da destra questo sistema mi agevola molto. Sono contento, dobbiamo ascoltarlo perché un mister assolutamente capace con grande carisma, sa quello che vuole. Stiamo migliorando anche molto in fase tattica, lui ci punta molto. Per cui questo è una segnale molto importante.
Perché Milan-Roma conta moltissimo per voi?
Sicuramente per dare un segnale forte al campionato, è il secondo scontro diretto. Dobbiamo dare un segnale forte soprattutto a noi stessi e per far capire a tutti che siamo in crescita come collettivo. Stiamo lavorando bene. E poi soprattutto per far capire alle squadre davanti a noi che ci siamo per lottare per i primi posti in classifica.
Come fa Dzeko a segnare sempre?
E’ un giocatore totale, completo che ha sempre fatto gol in tutte le squadra in cui ha giocato. Anche in nazionale. E’ un giocatore di fondamentale importanza per noi. L’ha sempre dimostrato, anche l’anno scorso facendo tantissimo gol. Edin è un giocatore su cui noi ci affidiamo molto e ci contiamo molto.
Florenzi può essere un valore aggiunto anche come attaccante di destra?
Sì, Ale può essere un valore aggiunto per qualsiasi ruolo, perché li sa ricoprire tutti giocando bene da qualsiasi parte. E’ un valore aggiunto per qualsiasi squadra. E’ un giocatore che si sa adattare e quando lo fa lo fa anche bene. Sicuramente anche da esterno può fare molto bene. Ci auguriamo che possa farlo anche domenica qualora il mister lo se dovesse mettere a destra.
Cosa rappresenterebbe per te giocare nel Mondiale in Russia?
Sicuramente sarebbe un primo grande traguardo perché non sono mai andato al Mondiale. Ho fatto una Confederations Cup ed un Europeo, però andare al Mondiale sarebbe sicuramente un altro grande sogno che realizzo. Quest’anno sarà importante fare bene con la Roma e fare bene le partite in Nazionale per poi cercare di centrare il Mondiale. Abbiamo ancora i playoff, quindi ci dobbiamo preparare bene per queste partite. Però penso che il gruppo sia bello compatto e unito per cercare di vincere queste partite.