El Shaarawy: “Questa sconfitta ci penalizza parecchio ma merito all’Atalanta. Quando si abbassa il livello di qualità noi manchiamo, la Juventus è più forte mentalmente. Alla Roma ho avuto subito fiducia, questo mi ha aiutato”

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Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, è stato ospite de La Domenica Sportiva su Rai Due e ha parlato anche di Atalanta-Roma. Queste le sue parole:

Cos’è successo oggi?
Una sconfitta che non ci voleva in questo punto del campionato dove potevamo mantenere i 4 punti dalla Juve. Ci penalizza parecchio però merito all’Atalanta che ha fatto una grande partita. Nel primo tempo abbiamo creato tanto e concretizzato poco, potevano segnare 2-3 volte. Chiaro che quando fai solo un gol nel secondo tempo se cambia la partita le cose cambiano. C’è stata una differenza e si è vista.

La Juventus vince anche quando gioca male, questa la differenza?
Quando si abbassa il livello di qualità noi manchiamo, la Juve a livello di mentalità è superiore e questa cosa la dobbiamo migliorare. A volte, anche in Europa League, abbiamo questi attimi di sbandamento.

17 dicembre scontro diretto…
Una partita importantissima, ne abbiamo tre di fila con Lazio, Milan e Juve dove dobbiamo cercare di ottenere più punti possibili. 7 punti sono un bel distacco ma il campionato è ancora lungo e dobbiamo pensare a domenica contro il Pescara per tornare a vincere.

De Rossi ha pregato i tifosi di smettere coi fumogeni, tu che avresti detto?
Arei fatto la stessa cosa di Daniele che è andato dai tifosi per invitarli alla calma. Poi la cosa è finita lì ma è una cosa che avremmo fatto tutti.

(Immagini di Savona)…
Sono i migliori amici d’infanzia, ho un rapporto speciale con loro e ogni volta che ho tempo scendo a trovarli.

Quanto sei cambiato?
Credo che mantenuto la testa sulle spalle ed è stato importante. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha seguito passo passo in tutte le quadre, mio padre sempre presente, anche al Padova, ed è stata un figura importante. Sono cambiato fisicamente e mentalmente, anche le esperienze come gli infortuni mi hanno fatto crescere. Ora sono in una realtà importante come la Roma e devo lavorare tanto, ho una carriera davanti e cercherò di impegnarmi sempre.

Cosa resta del tuo periodo milanese?
Esperienza bella e difficile nello stesso tempo. Sono arriva al Milan a 19 anni e mi sono trovato ad essere capocannoniere della Serie A. Poi sono stato condizionato tantissimi dagli infortuni. Chiaro che quando un giocatore perde il rendimento è anche difficile tornare a far bene. A Monaco non è andata benissimo poi sono arrivato alla Roma e ho avuto grande fiducia e mi ha fatto molto bene.

Perdete la tensione. Come mai accadono questi cedimenti? Vi parlate negli spogliatoi?
Si, qualità nel senso che quando c’è da battagliare in qualcosa manchiamo. Quando si aprono gli spazi e abbiamo in mano il gioco ci avvantaggia. Nel secondo tempo ci hanno schiacciato e ci siamo abbassati poi ripeto, va dato merito a loro.

Demerito anche vostro…
Siamo superiori sulla carta però ci sono state alcune situazioni dove abbiamo concesso qualcosa sul fattore mentale.

Oggi ancora in discussione. Colpa tua o di altre scelte?
Devo dire che quest’ano davanti stiamo tutti bene, ci sono grandissimi giocatori come Salah e Perotti, anche a centrocampo ci sono giocatori bravi. Quando sono stato chiamato in causa ho risposto come dovevo fare, è chiaro che ogni giocatore può fare sempre di più ma recrimino poco e aspetto le occasioni.

Risultato giusto nel derby di Milano?
Non l’ho vista tutta, solo i gol.

Chi tra Milan e Inter vi resterà vicino?
Sono squadre di grandissima qualità. Il Milan è in crescita, poi vedo Suso e sono contento per lui, se lo merita per quello che ha fatto. Possono sicuramente fare bene, soprattutto non calare, il campionato è apertissimo.

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